ECCELLENZA - Al Manduria non riesce l'impresa di espugnare Corato

08/04/2013 09:27:04 - Manduria - Calcio

A Frascolla risponde Morello dal dischetto

CORATO-MANDURIA 1-1

CORATO: Tarantini, Saragaglia, Vittorio (76' Maurelli), Baldassarre, Frascolla, Amoruso, Saracino (83' Asselti), Burdo, Quercia, Terrone (70' D'introno), Stefanini. A disposizione: Lattanzi, Abruzzese, Ventola, Fittipaldi. Allenatore: Loseto.

MANDURIA: Laghezza, Chirico (60' Paticchio), Carlucci (80' Serìo), Cimarelli, De Icco, Rizzo, Riezzo (85' Passiatore), Cocciolo, Morello, Malagnino, De Pascalis. A disposizione: Pastorelli, Dimitri, Nicoletti, Corvaglia. Allenatore: Passariello

ARBITRO: Lillo di Brindisi

AMMONITI: Terrone e Saragaglia (COR); Cimarelli e Rizzo (MAN)

MARCATORi: 32' Frascolla (COR) e 63' Morello (MAN) su rigore

RECUPERO: pt 1' ; st 4'

SPETTATORI: 300 con rappresentanza ospite

In un vero e proprio spareggio in chiave playout, il

Manduria impatta col Corato, prolungando la propria striscia positiva.

Per dirla tutta, non è stata una bella gara, ma piuttosto contratta tra due squadre che dimostrano di soffrire in fase d'impostazione, ma che negli ultimi sedici metri cercano di insidiare il rispettivo avversario.

Il Corato, piuttosto abulico tra le mura amiche, parte in sordina e sembra soffrire gli esterni manduriani, Riezzo e Malagnino, che provano a più riprese a spedire palloni giocabili in area.

Al minuto 8, Malagnino crossa dalla sinistra per la testa di Riezzo che chiama l'estremo coratino, Tarantini, alla parata.

La risposta del Corato è tutta in un tiro dalla distanza di Saracino all'11', con palla che finisce di poco alla destra di Laghezza.

Cocciolo cerca di rendersi pericoloso dai venti metri, ma il suo tiro al 22' si spegne sul fondo, non distante dallo specchio della porta.

Al 25', su corta respinta della difesa biancoverde, Quercia, senza esitare troppo, prova il tiro dal vertice sinistro dell'area di rigore che si va a stampare sulla traversa della porta difesa da Laghezza, il quale tira un sospiro di sollievo.

Nulla invece può il portiere manduriano al 33', quando, su cross dalla destra di Terrone, la difesa respinge corto e la palla finisce tra i piedi di Frascolla che, dal dischetto del rigore, indovina un tiro di prima intenzione che, forse favorito nella traiettoria dal vento a favore, termina prima alla destra di Laghezza per poi insaccarsi nell'angolo opposto.

Nella ripresa la reazione del Manduria comincia a concretizzarsi al 51' quando, su cross di Riezzo dalla destra, Morello spizzica di testa per l'accorrente De Pascalis che, solo davanti a Tarantini, lo grazia letteralmente sparando alto.

Al 56' percussione di Malagnino sulla sinistra che entra in area e cerca il primo palo, sul quale il portiere respinge.

Un minuto dopo, su rimessa di Laghezza, il Corato spreca l'impossibile. Il portiere non si comprende con De Icco che perde la sfera, su azione di disturbo di Quercia, il quale entra in area e serve sul secondo palo l'accorrente Saracino che ha il solo demerito di arrivare sul pallone con un attimo di ritardo, mancando quindi il tap-in vincente.

E la legge del calcio, implacabilmente, si abbatte sul Corato.

Corre il 62' quando, su cross dalla destra, il difensore del Corato, Amoruso, ribatte di

potenza il pallone, trovando il compagno di squadra, Baldassarre, sulla traiettoria che, più per ripararsi che per altro, tocca in area il pallone col braccio.

Il direttore di gara, Lillo di Brindisi, è a due passi e sanziona col penalty il tocco maldestro, con Morello che s'incarica della battuta e spiazza Tarantini, pareggiando i conti al 63'.

Passariello si copre, spostando Malagnino sulla linea dei difensori, impedendo di fatto al Corato di affondare sull'out di sinistra e, complici i cambi, tre per parte, la gara perde progressivamente d'intensità, e alla fine il pareggio risulta giusto, rimandando ogni discorso salvezza, per i concomitanti risultati delle dirette concorrenti, Tricase e Polignano su tutte, a quello che quasi sicuramente sarà uno dei possibili spareggi per non retrocedere in promozione.

Giovanni Gulli

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