lunedì 23 settembre 2024


09/04/2013 16:38:03 - Manduria - Politica

Prima i programmi e poi gli uomini che devono realizzarli

 
Sembra essere questa la filosofia politica di Salvatore Fanuli, che presenta alla città un articolato programma amministrativo.
La posizione ufficiale del suo partito sembrerebbe diversa, ovvero vicina all’alleanza con Udc, Sel e Noi Sud. Può darsi che Fanuli abbia in animo la presentazione di una propria lista alternativa?
 
 
Elezioni amministrative 2013
Introduzione
Le crisi amministrative che ha subito Manduria negli ultimi quindici anni. Hanno portato la città ad una sorta di immobilismo politico, economico, sociale e culturale.
Varie sono le cause che ci hanno condotto a questo stato di cose, tra le quali, sicuramente vi è, una concezione meramente amministrativa dell’Ente, erogatore solo di servizi per la collettività, privo di qualsiasi ruolo politico capace di costruire elementi di cambiamento perfino radicali.
 Si è andata affermando l’idea di un’alternanza alla guida della città fondata sul consenso all’uomo, al di la dei contenuti politici di cui egli è portatore ed è per questo che la costruzione delle liste e delle alleanze, strumentali al solo obbiettivo di vincere le elezioni, sono infarcite di presenze che alternativamente si spostano da sinistra a destra e viceversa, con ciò, mettendo in evidenza la caratteristica meramente clientelare e addirittura familiare del consenso.
 È mancata e continua a mancare una progettualità di governo della Città, capace di far conoscere alla comunità cosa e come intendono operare nei vari settori dell’economia le varie forze politiche,  per uno sviluppo possibile del territorio che, tenendo conto delle compatibilità ambientali, riesca a creare le condizioni per far fronte all’atavico problema della disoccupazione.
È mancata la capacità politica di coinvolgimento della comunità amministrata, e dei soggetti interessati  per chiedere con forza alla regione Puglia una legislazione particolareggiata per il rilancio delle aree depresse e/o sottoutilizzate, attraverso un nuovo piano colturale che tenendo conto delle realtà economiche territoriali, sia in grado di programmare un nuovo modello di sviluppo.
Il completo abbandono di una politica orientata alla costruzione di alloggi di edilizia residenziale popolare (ERP) denuncia l’assenza di progettualità di assetto del territorio cittadino, del suo sviluppo urbanistico anche in rapporto alla mancata soluzione del dell’annoso problema del nuovo piano regolatore generale, con ricadute negative sull’economia e sull’occupazione.
L’assenza di una qualsiasi politica economica di indirizzo e di piano ha lasciato improduttiva l’area artigianale, che stenta a decollare, vuoi per i ritardi nell’ esecuzione delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie, vuoi per l’impoverimento generale dovuto alla crisi economica che investe il Paese.
Sul fronte della cultura, nonostante la presenza di realtà culturali significative, esse non trovano spazio in una politica che mettendo insieme le diverse realtà esistenti, metta a sistema e organizzi iniziative per la promozione del territorio con le sue peculiari tradizioni e la gestione degli itinerari turistici e culturali.
Proposta di programma per il governo della Città
1.     Partecipazione Democratica
È fondamentale, per la partecipazione democratica alla vita dell’Ente, l’istituzione di sportelli informativi in ogni settore dell’agire amministrativo, magari attraverso l’uso delle tecnologie avanzate della comunicazione - (INTERNET) – non solo per dare informazioni sul lavoro fatto dall’amministrazione ma anche per orientare le scelte di cittadini imprenditori rispetto alle politiche di piano promosse dall’Ente, raccogliendo al contempo orientamenti e suggerimenti che vengono dalla comunità, stimolando così la saldatura tra amministrazione e amministrati.
In questo quadro occorre rilanciare un rapporto continuo di consultazione con le associazioni culturali, le Organizzazioni Sindacali e di categoria.  
 
2.     Governo del Territorio
2.1.              Orientamento e Vocazioni  
Il governo del territorio in termini di orientamento della produzione agricola, industriale, di promozione della occupazione e perfino di una nuova avanzata qualità della vita, non può essere affrontato in maniera isolata da ogni comune, occorre pensare alla costruzione di piccoli consorzi, formati da quattro cinque comuni, perfino interprovinciali, che facendo sistema, possano mettere insieme le singole vocazioni produttive, istituendo distretti industriali tematici orientati alla trasformazione e alla commercializzazione delle produzioni territoriali.
2.2.              Servizi – Appalti - Trasparenza
2.2.1.                    Servizi    
L’Amministrazione comunale può e deve svolgere un ruolo politico decisivo per  l’organizzazione dei servizi, puntando all’efficienza e al risparmio della spesa, attraverso i lo snellimento delle pratiche burocratiche, costruendo un nuovo rapporto amministrazione/cittadino e realizzando il decentramento dei servizi, funzionale anche allo snellimento del traffico urbano, completando le opere pubbliche da tempo abbandonate.
Sul questo fronte, è possibile l’azzeramento di ogni rapporto con ditte di appalto rivolte ai servizi, che possono essere gestiti attraverso la costituzione di cooperative del territorio a direzione pubblica, copiando quanto è avvenuto con TARANTO ISOLA VERDE, operando così un reale risparmio di risorse economiche e dando un contributo importante alla crescita dell’occupazione
2.2.2.                    Appalti
Per quanto riguarda le opere pubbliche primarie e secondarie, occorre inserire nei regolamenti d’asta il limite di ribasso non superiore al 20% e l’assoluta osservanza del capitolato indicato nel progetto presentato dalla amministrazione.
Per evitare lo stravolgimento progettuale delle opere e combattere il sistema tangentizio, non saranno consentite variazioni di sorta sia sui materiali che sull’esecuzione dei lavori, ponendo vincoli e penali anche per i termini di consegna dell’opera.
2.2.3.                    Trasparenza 
La pubblicazione degli atti amministrativi sull’albo pretorio informatico, rappresenta sicuramente un passo importante sul terreno dell’informazione e della trasparenza ma occorre fare un passo in avanti, magari, pubblicando anche i verbali di riunione delle commissioni tematiche 
3.        Economia e Sviluppo
3.1.              Territorio e Lavori pubblici
Il territorio cittadino, comprese le aree rivierasche, presenta un tessuto edilizio incompleto spesso interrotto, a macchia di leopardo, da suoli non edificati.
L’assenza di un Piano Urbanistico Generale (PUG), ha reso inutilizzabili dette aree così che spesso esse sono oggetto di interventi vandalici che in molti casi li fa diventare vere e proprie discariche di materiali inerti.
Inoltre il mancato completamento delle aree destinate a Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) e la mancanza di acqua e fogna, ne ha fatto veri e propri dormitori scollegati dalla vita quotidiana cittadina e talvolta oggetto di occupazioni abusive.
Restano inoltre privi dei servizi primari fondamentali interi quartieri periferici della città, per non parlare degli insediamenti rivieraschi, dove questo problema inficia la possibilità di interventi turistici importanti.
Per questo diventa fondamentale l’impegno dell’amministrazione per un piano d’intervento di riqualificazione del territorio che interessi nello specifico alcune zone degradate:
A.   Area 167 Sud:
1.     Completamento delle reti idriche e fognarie,
2.    Assegnazione dei suoli convenzione a singoli cittadini e/o a cooperative per insediamenti popolari così come previsto dalla 167;
B.   Area 167 Nord:
1.     Realizzazione delle reti idriche, fognarie e metano,
2.     Assegnazione dei suoli convenzione a singoli cittadini e/o a cooperative per insediamenti popolari così come previsto dalla 167,
C. Periferia Sud:   
1.     Completamento delle reti idriche e fognarie,
2.     Trattativa con l’amministrazione provinciale di Taranto per il recupero funzionale del fabbricato ex liceo scientifico, destinandolo al decentramento di uffici comunali;
D. Periferia Nord:     
1.     Completamento delle opere di urbanizzazione ( reti idriche, fognarie e metanizzazione)
2.     Recupero funzionale, attraverso indizione di gara d’appalto, del fabbricato ex polivalente, già destinato al decentramento di uffici comunali;
3.     Valorizzazione dei suoli comunali espropriati destinandoli a verde pubblico.
3.2.              Agricoltura
Secondo un’indagine del GAL il territorio è caratterizzato da una superficie agricola utilizzata (SAU) di circa 8.600 ettari con una presenza importante di aziende agricole, circa 5300 di cui  3974 a colture legnose, prevalentemente uliveti e vigneti e il resto a colture seminative, prevalentemente, frumento.
Siamo in presenza di un’estensione media aziendale di circa 1,6 ettari e se si considera che la conduzione è in massima parte a carattere familiare si capisce qual’e il livello di povertà del settore.
Un settore che in presenza di una spiccata intraprendenza di alcuni coltivatori, deve fare i conti con l’assenza di acqua,  nonostante il territorio, sia stato stravolto da un sistema irriguo che non ha mai portato una sola goccia d’acqua nelle campagne.
In questa situazione occorre aprire un confronto politico con la regione Puglia per l’utilizzo dei Fondi per le Aree Sottoutilizzate (FAS) con un PIANO COLTURALE che consenta il rilancio dell’agricoltura attraverso la messa a coltura delle terre incolte e/o mal coltivate, circa 600 ettari, utilizzando le condotte idriche già esistenti e finanche le acque reflue del costruendo depuratore.
La coltivazione intensiva di ortaggi irrigui in pieno campo, considerando un impiego di circa settanta giornate lavorative per ettaro, potrebbe portare ad un aumento significativo della manodopera di settore, che solo sui seicento (600) ettari di terreno incolto e/o mal coltivato impiegherebbe circa ottocento (800) unità lavorative annue.
Se la mancanza di acqua impone una coltivazione a frumento su settecento cinquantasette  (757) ettari, con circa sette (7) unità di addetti per ettaro, si comprende bene quanto sia importante una radicale trasformazione colturale e quale sia la possibilità di sviluppo del territorio in termini di occupazione di manodopera, di formazione del reddito e dello stesso PIL.
Passa soprattutto da qui il rilancio dell’economia in una area depressa e sottoutilizzata di cui Manduria è grande parte, si pensi all’abbandono pauroso delle campagne fatte oggetto di insediamenti energetici fotovoltaici ed eoliche, proprio per l’assenza di politiche agricole di sviluppo che hanno impoverito il settore rendendo sconveniente e non redditizia la coltivazione.
 
3.3.              Insediamenti produttivi
·        Snellimento delle pratiche burocratiche per l’approvazione dei progetti,
·        Completamento delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie della zona Industriale concepita come zona artigianale,
·        Ampliamento della zona industriale per insediamento di aziende per la lavorazione di prodotti agricoli,
·        Detassazione per un periodo di dieci anni per gli insediamenti di aziende che assumono giovani disoccupati,
·        Sconti del 30% sull’acquisto dei lotti per aziende che intendono operare nel campo della trasformazione e della conservazione dei prodotti agricoli,
3.4.              Commercio 
Il settore risente di un modello, fin qui seguito, scollegato da progettualità e regole capaci di organizzare il settore in modo armonico, per affrontare le tematiche del commercio relazionandole all'urbanistica, all'assetto del sistema dei trasporti, alla tutela ambientale.
Per questo occorre che unitamente al Piano Urbanistico Generale ( PUG), vi sia un Piano Commerciale Urbano (PCU), il cuiobiettivo è anche quello di assegnare alla pianificazione urbanistica un ruolo basilare e strategico nella definizione di politiche legate alla programmazione commerciale, con i seguenti obiettivi:
·    Ricercare soluzioni di vita e di lavoro che diano le migliori risposte ai cittadini e agli operatori economici,
·   Costruire un territorio dove la crescita, anche dei sistemi economici, possa coincidere con lo sviluppo,
tenendo presente che i sistemi funzionali (urbani e territoriali), analogamente a quelli naturali, devono avere dimensioni appropriate alle funzioni che sono chiamati a svolgere.
 
Per questo il PCU individua, tra l’altro, percorsi per:
·       favorire la coesistenza di uomini e attività, attraverso anche la costituzione di spazi e luoghi dedicati alla vendita dei prodotti agricoli a Km 0;
·       migliorare, ove possibile, la qualità degli spazi pubblici;
·       migliorare i meccanismi di partecipazione democratica sia da parte dei cittadini sia degli operatori
    
4.     Sport
La presenza di una squadra cittadina, di due siti comunali dedicati, di insediamenti parrocchiali e di alcune associazioni sportive che organizzano le tifoserie attraverso i vari club merita un’attenzione particolare sia per quanto riguarda la diffusione delle attività sportive e agonistiche sia per quanto attiene la stessa gestione delle strutture sportive.
Occorre un indirizzo di politica dello sport che metta a sistema le varie realtà utilizzando le organizzazioni delle tifoserie per far fare loro un salto di qualità perfino nella preparazione di nuove leve di giovani nelle varie discipline.
 
5.     Turismo
5.1.              Zone Balneari
La presenza di un notevole numero di cittadini stabilmente residenti sia a San Pietro in Bevagna  che a Torre Colimena, richiede la necessaria trasformazione di queste zone in vere e proprie Frazioni della città di Manduria.
Questa che potrebbe apparire una cosa di poco conto, in realtà si configura come la possibilità di creare importanti servizi permanenti  per la popolazione come il distaccamento di Polizia Urbana e la farmacia.
Ma per rilanciare questi insediamenti, e perché il turismo non sia una parola vuota di significato politico,  occorre puntare, una buona volta per tutte, alla soluzione di carenze che si trascinano da anni,  programmando le opere di urbanizzazione primarie necessarie allo sviluppo, senza le quali qualsiasi territorio diventa invivibile.
Non sono più procrastinabili le opere di rete idrica e fognaria se si vuole rilanciare un turismo capace di dare un contributo fondamentale all’economia, specialmente in presenza del costruendo depuratore consortile in contrada Scalella.
 
 
5.2.              Beni Culturali
La presenza di un importante sito archeologico che comprende il Fonte Pliniano, la Necropoli e le Mura Messapiche, la diffusa presenza di testimonianze storico/archeologiche come alcuni  Menhir risalenti all’età del ferro sparsi all’interno della  macchia mediterranea rendono particolarmente interessante la possibilità di creazione di percorsi turistico/culturali.
L’ elaborazione progettuale e di indirizzo delle attività, di competenza dell’assessore al ramo, troverà corrispondenza nella partecipazione e coinvolgimento delle organizzazioni culturali del settore.
Una particolare attenzione deve essere rivolta alla gestione del parco archeologico che non può essere destinato a rappresentazioni di spettacoli che nulla hanno a che fare con le peculiarità del sito.
L’amministrazione dovrà:
·     Promuovere il parco archeologico attraverso la publicizzazione sui network,
·      Affidarne la gestione senza fini di lucro ad una cooperativa al cui interno vi siano figure professionali ( Archeologi) aperta al contributo di associazioni di volontariato,
 
6.     Comunicazioni
6.1.              Telefonia mobile
La presenza di antenne disseminate sui tetti della città pone un problema di saturazione ambientale circa le emissioni elettromagnetiche, certamente pericolose per la salute pubblica e oltremodo indecorose ancorché remunerative per un discreto, quanto sparuto numero di cittadini che ne hanno permesso l’istallazione.
Ripulire la città da questi insediamenti è possibile sul piano tecnico-gestionale e addirittura conveniente sul piano economico sia per i cittadini proprietari delle aree relative, cedute in locazione, sia per le aziende che forniscono il servizio di telefonia mobile.
La posizione geografica del Monte Bagnolo, nei pressi della frazione di Uggiano Montefusco, alto 126 m s.l.m. rappresenta il sito ideale per l’insediamento di tutte le antenne di telefonia mobile.
Tanto si può realizzare attraverso:
·     Concessione, in comodato d’uso del terreno per l’istallazione del traliccio, ai gestori di telefonia mobile;
·     Rispetto dei termini contrattuali stipulati tra i “gestori” e i privati cittadini cedenti, fino alla normale scadenza
 
 
 
6.2.              Banda Larga
La diffusione di internet e l’organizzazione e la diffusione del sapere attraverso la rete ha reso semplice e veloce l’accesso all’informazione, per questo è oltremodo importante l’istallazione di un Internet Point presso la Biblioteca comunale, aperto al pubblico.
 Promuovere la partecipazione di volontari per il trasferimento telematico del patrimonio letterario della biblioteca.
 
6.3.              Rete di protezione
Nella logica di salvaguardia ambientale di riduzione delle emissioni elettromagnetiche nel centro abitato, il gruppo della protezione civile locale, operativo sul territorio e inserito nel sistema della protezione civile nazionale, può svolgere la sua funzione operativa attraverso l’istallazione delle antenne della stazione a Monte Bagnolo, attrezzando anche la masseria marina di un parco antenne per il collegamento della zona rivierasca tra Corpo dei VV.UU , Forestale, VV FF e Protezione Civile
 
7.     Ambiente e Energia
7.1.              Ambiente
L’impatto delle discariche sull’ambiente e gli effetti nocivi sulla salute dei cittadini impone soluzioni alternative all’attuale modello di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, né è ipotizzabile la soluzione del problema attraverso la costruzione di inceneritori.
Occorre modificare radicalmente il modello di raccolta dei RSU attraverso la raccolta differenziata porta a porta che produce:
·     Un incremento della forza lavoro;
·     Una riduzione notevole degli inquinanti;
·     La produzione di concimi per l’agricoltura biologica;
·     Realizza un notevole risparmio economico.
Occorre fermare gl’insediamenti della “green economy “nei territori destinati all’agricoltura (pale eoliche e pannelli solari), i cui effetti deleteri sono:
·     Sottrazione di territorio alla coltivazione;
·     Variazione della morfologia del territorio;
·     Squilibrio dell’ecosistema
·     Impoverimento economico
L’uso smodato del cemento armato è certamente un fattore inquinante importante, che ha cambiato radicalmente il volto del nostro territorio, stravolgendolo in modo irreversibile.
Per questo, la difesa dell’ambiente passa attraverso una battaglia senza quartiere all’abusivismo edilizio.
 
7.2.              Energia
La insostenibilità di un modello di sviluppo che continua a produrre energia bruciando materie prime fortemente inquinanti che mettono a rischio il futuro del pianeta con ripercussioni immediate sulla salute, pone un cambio di rotta circa la produzione di energia.
La produzione di energia attraverso l’uso delle fonti rinnovabili, si rende necessaria e  diventa la sfida al vecchio modello delle grandi centrali, proponendosi come alternativa e sostitutiva del sistema ancora prevalente nel nostro Paese  
Per rispondere a questa sfida,se da una parte vi occorrono provvedimenti legislativi del governo e della regione, dall’altra molto si può fare a livello locale.
Intanto è fondamentale terminare velocemente la rete di metano della città.
Occorre impegnarsi per un progetto che a breve termine doti tutte la scuole di impianti fotovoltaici e promuova informazione sulla convenienza del cittadino circa l’uso del fotovoltaico sui tetti.
 
Salvatore Fanuli P.d.C.I.










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