lunedì 23 settembre 2024
Ecco il documento del partito che riunisce le due anime comuniste
Il giorno 15 del mese di Luglio, nella sezione del Partito 
dei Comunisti Italiani di Manduria, si è tenuta la prima riunione unitaria del Partito della Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani per la costituzione del coordinamento territoriale del nuovo soggetto politico che intende costruire la più ampia unità della Sinistra.
dei Comunisti Italiani di Manduria, si è tenuta la prima riunione unitaria del Partito della Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani per la costituzione del coordinamento territoriale del nuovo soggetto politico che intende costruire la più ampia unità della Sinistra.Erano presenti i compagni del Partito dei Comunisti Italiani Giovanni Dimitri del direttivo della sezione di Manduria, Salvatore Fanuli del comitato politico regionale e i compagni della Rifondazione Comunista, Milvia Renna di Avetrana, Luigi Frascina segretario del circolo di Maruggio, Luca Occhinero e Francesco Brigati entrambi della segreteria provinciale di Taranto.
Dagli interventi che si sono succeduti durante il dibattito è emersa la volontà di procedere in tempi brevissimi ad incontri del coordinamento territoriale con i partiti che si richiamano ai valori della sinistra, le organizzazioni sindacali e di categoria, le associazioni professionali e culturali presenti nel territorio, portatori di istanze e rivendicazioni sacrosante.
Si è detto che la costruzione di questo nuovo soggetto politico deve vedere i Comunisti impegnati nella società per la difesa di una nuova qualità della vita e una riaffermata democrazia reale, oggi più formale che concreta viste le diseguaglianze sociali e la difficoltà di giungere alla fatidica fine del mese.
Il consenso a questo nuovo soggetto politico deve fondarsi sulla reale e palpabile diversità del modo di intendere la politica dei comunisti e della sinistra, in modo tale che la gente abbia chiara la percezione di essere soggetto propositivo delle scelte anche amministrative, auspicando una maggiore capacità di avvicinare alla politica tanta parte dell’elettorato che diserta le urne.
Per questo bisognerà costruire la più ampia partecipazione democratica di donne e uomini anche per aprire fronti di lotta e di confronto con le amministrazioni locali partendo dai problemi del territorio.
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