lunedì 23 settembre 2024


11/04/2013 08:55:19 - Sava - Attualità

Carrieri: «Comune insensibile». Agusto: «Lo sfratto è il risultato di un loro esposto»

 
Un cittadino indigente e senza fissa dimora “sfrattato” dal Comune di Sava da un locale costruito originariamente come spogliatoio di un campo di calcetto pubblico, ma mai utilizzato e peraltro anche in stato di precarietà igienica.
All’esposto dell’ambientalista Mimmo Carrieri, che accusa l’Amministrazione Comunale di scarsa sensibilità, replica però l’assessore alle Problematiche Sociali, Corrado Agusto.
«Il sindaco Iaia è stato costretto ad emettere questa ordinanza perché proprio a seguito di un precedente esposto di Carrieri c’è stato un sopralluogo di Asl e Vigili Urbani, dal quale è emerso che questa struttura non ha i requisiti igienici minimi per ospitare una persona» ribatte l’ex sindaco Agusto. «Il sindaco non poteva non tener conto di questa relazione: avrebbe commesso un reato».
Botta e risposta, dunque, fra Carrieri e l’Amministrazione Comunale sulla vicenda di un indigente.
«Papa Francesco predica la carità umana soprattutto verso i più bisognosi e tante sono le richieste di solidarietà che vengono fatte ai cittadini italiani per aiutare i poveri del “terzo mondo”» sostiene Carrieri. «Ma quando si tratta di agire per situazioni derivanti da condizioni di “indigenza locale”, i rappresentanti delle istituzioni si girano dall’altra parte. Di questo poveraccio me ne sono occupato già fin dal mese di novembre scorso, quando allora “sopravviveva” in aperta campagna in una casa colonica sprovvista dei servizi essenziali.
Lo “spogliatoio rudere” del campetto di calcio, nel quale ha trovato rifugio questa persona, è abbandonato da circa un trentennio, e solo adesso il sindaco si è accorto della sua esistenza. Sono circa due mesi che quest’uomo è “accampato” in quella fatiscente costruzione abbandonata nel più totale degrado ambientale ed igienico sanitario, nonché sprovvista di porte, infissi, servizi igienici, acqua ed energia elettrica. In questi due mesi mai nessuno dei rappresentanti delle istituzioni locali, nonostante fossero stati già messi a conoscenza della situazione dai Carabinieri di Sava, si è degnato di accertare le condizioni di invivibilità di questo “essere”».
Ma l’assessore alle Problematiche Sociali, Corrado Agusto, offre una versione completamente diversa dai fatti.
«E’ stato proprio Carrieri, con un precedente esposto, a far intervenire la Asl e i Vigili Urbani per un sopralluogo nella struttura in cui l’indigente aveva trovato dimora» afferma Agusto. «Se sul tavolo del sindaco arriva una relazione in cui si indica l’inadeguatezza della struttura, cos’altro poteva fare se non emettere quest’ordinanza».
Agusto si sofferma anche sugli interventi del Comune in favore dell’indigente in questione.
«Questo cittadino è seguito da oltre vent’anni dai servizi sociali, da cui è stato aiutato in ogni modo» afferma Agusto. «Anni prima gli è stata assegnata un’abitazione e l’ha abbandonata; è stato indirizzato verso comunità di recupero da cui è scappato puntualmente; ha avuto un lavoro che ha preferito lasciare per tornare a fare la vita di strada. Inoltre ha una moglie, da cui è separato, sempre disponibile ad aiutarlo e anche ad ospitarlo, ma lui rifiuta sistematicamente ogni proposta. E’ stato, insomma, aiutato anche ben al di là del semplice dovere d’ufficio, e ha avuto possibilità che non sono state date praticamente a nessuno, almeno qui a Sava. Questo è il vero punto della questione, da cui nascono spesso valutazioni superficiali sul ruolo e il compito del sistema di Servizi Sociali: ogni intervento effettuato in ragione di uno stato di bisogno avrebbe la necessità di essere proporzionato alla situazione, riproducibile, misurabile nei suoi risultati, specialmente in un contesto di ridottissime risorse. Non a caso esiste un assessorato che si chiama Servizi Sociali, e non Carità Cristiana».










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