lunedì 23 settembre 2024


24/07/2009 14:19:00 - Manduria - Politica

L’associazione ambientalista chiede interventi per chiarire la situazione

 
La notizia arriva come una doccia fredda nei giorni in cui la stagione estiva e balneare si sta faticosamente avviando anche a S. Pietro in Bevagna. I risultati ottenuti dal monitoraggio della costa pugliese effettuato dai tecnici di Goletta Verde lasciano poco spazio alle mistificazioni e danno adito a timori e preoccupazioni: in relazione allo stato di salute del mare, nove i punti indicati come critici fra cui ha raggelato tutti leggere anche la dicitura "Manduria (TA) - Foce del Chidro".
dati vengono elaborati in base alla concentrazione di coliformi fecali, streptococchi fecali ed escherichia coli (tutti batteri di derivazione intestinale umana), per i primi due maggiore di 500 ufc/lOOml e per l'ultimo maggiore di lOOOufc/lOOml.
Inutile soffermarci a spiegare i rischi per la salute dei bagnanti, che sono abbastanza evidenti. Ma non possiamo non interrogarci sulle cause di una tale situazione. Come mai emergiamo più inquinati del mare di Marina di Leuca, dove il prelievo è stato effettuato nei pressi del punto di scarico di un depuratore non perfettamente funzionante? Come ha sottolineato Rossella Muroni, direttrice generale Legambiente, tali valori di inquinamento non possono che derivare da "scarichi abusivi, condutture derivanti da depuratori rotti, mal funzionanti o di scarsa qualità", su cui le amministrazioni sono negligenti o inattive. Non esistendo (ancora) un depuratore che sversa nei pressi della foce del Chidro, è evidente che l'inquinamento deve essere dovuto a qualcosa di (più o meno) invisibile e ignoto e su cui invitiamo chi di competenza a fare luce con determinazione e a rispondere. Goletta Verde è stata inoltre fin troppo buona a non sottolineare che proprio la foce del Chidro si trova in un'area di interesse regionale ambientale, su cui quindi i controlli dovrebbero essere "istituzionali" e frequenti.
II circolo Legambiente di Manduria chiede pertanto un intervento chiaritivo da parte dell'amministrazione su una situazione che provoca disgusto e preoccupazione, oltre che suscitare un ulteriore allarme: se non fossero intervenuti i tecnici di Goletta Verde, per una intera estate avremmo messo a rischio inconsapevolmente la salute dei bagnanti (turisti e residenti). È doveroso stabilire cause e responsabili ed intervenire al più presto possibile, perché amare l'ambiente ed il territorio non significa soltanto raccogliere riconoscimenti, come le quattro vele assegnate da Goletta Verde al mare manduriano, al pari con altre sette località pugliesi fra le più belle, come Castro, Otranto e Gallipoli, ma anche e soprattutto monitorare e prevenire situazioni del genere. Per evitare di ritrovarci dal viaggiare su una nave a quattro vele al remare in canoa.










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