domenica 29 settembre 2024


01/05/2013 08:42:04 - Manduria - Attualitą

I consigli di Stefano Pinto per avere un cane ben educato ed un padrone responsabile che rispetta la natura del proprio amico

 
Un cane per amico. Da rispettare e da amare per tutta la vita. Ma per crescere bene insieme, è molto utile un percorso congiunto in centri specializzati con l’obiettivo di avere un cane ben educato ed un padrone responsabile che rispetta la natura del proprio amico e lo valorizza nelle sue attitudini.
E’ il messaggio che Stefano Pinto, proprietario del Centro Cinofilo “Salento Dog” di Mesagne, ha trasmesso ai ragazzi del laboratorio di giornalismo della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Don Bosco” di Manduria.
Un pomeriggio esaltante e coinvolgente per i ragazzi, che hanno potuto fare conoscenza di Ashley, un pastore belga malinois di due anni. Un cane straordinario, che sembra vivere in perfetta simbiosi con Stefano. Cane che è anche una star del cinema, considerato che ha partecipato a ben due film: “Il prefetto di ferro”, trasmesso su Rai Uno, e “E’ stato il figlio”, proiettato nei cinema.
«La nostra scuola insegna ai proprietari come gestire al meglio il proprio cane» ha spiegato ai ragazzi del “Don Bosco” Stefano Pinto. «Attraverso il gioco e il cibo (e mai attraverso le coercizioni), occorre far capire al proprio cane che gli vuoi bene. Deve crearsi un rapporto di fiducia e il cane deve vedere il proprio proprietario come il capo branco, ovvero un punto di riferimento di cui fidarsi».
Attraverso un lavoro paziente, ma sempre basato sull’affetto, al cane viene insegnato come comportarsi in ogni situazione. Anche in presenza di forti distrazioni, come, ad esempio, di un gatto, il proprietario deve avere il controllo del cane. Proprio come è successo ad Ashley e a Stefano, quando, nel cortile del “Don Bosco”, si è materializzata la figura di un gatto. Ashley lo ha puntato, ma è rimasto fermo, al suo posto, senza avere alcuna reazione.
«Il vantaggio di avere il controllo del proprio cane lo si può cogliere, ad esempio, quando lo si porta a spasso» ha raccontato Stefano agli studenti della scuola media del “Don Bosco”. «Può accadere che si incontrino altri cani, oppure che il proprio cane, se non è al guinzaglio, possa improvvisamente decidere di attraversare la strada, rischiando di essere investito. Se il cane è ben addestrato, basterà un comando per tenerlo fermo».
Stefano Pinto ha dimostrato con Ashley che tutto ciò è realmente possibile. Ha infatti lanciato una pallina da tennis e ha dapprima stimolato Ashley a raggiungerla. Ma, mentre il cane correva dietro la pallina, è bastato uno “stop” urlato da Stefano, per bloccare improvvisamente Ashley, che ha interrotto la corsa.
Ai ragazzi (o alle famiglie) interessati ad adottare un cane, Stefano ha poi dato dei suggerimenti.
«La scelta della razza è fondamentale» ha detto ai ragazzi. «Se il padrone è tendenzialmente pigro, allora è meglio scegliere una razza di cane sedentaria (ad esempio, il San Bernardo). Se invece il padrone ama le lunghe passeggiate, si possono scegliere cani più dinamici. E’ un errore scegliere un cane che ama correre e che è iperattivo, per poi lasciarlo sempre chiuso in casa: per il cane sarebbe uno stress insopportabile. Più che la “taglia” del cane, quindi, è fondamentale trovare un cane che abbia le stesse attitudini del padrone».
Stefano, da sempre appassionato dei cani, ha studiato psicologia e frequentato più corsi specifici (come ad esempio una scuola di addestramento), anche all’estero, prima di aprire il suo centro cinofilo.
Durante le sue lezioni, i padroni imparano a interpretare correttamente i segnali che i cani inviano per riuscire a relazionarsi correttamente, scoprendo che spesso i problemi comportamentali derivano da una scorretta comunicazione.
Al cane viene aiutato a capire quando è il momento di tornare dal padrone al richiamo.
Come già accennato, i metodi di insegnamento di Stefano prevedono l’utilizzo del rinforzo positivo e nessun tipo di coercizione, perchè è importante prima di tutto il benessere fisico e mentale del cane.
Un piccolo cane può essere una gioia infinita, ma può anche creare danni irreparabili a se stesso e agi altri.
E’ per questo che è sempre consigliabile farsi seguire da un esperto nei primi mesi di vita e fino ad un anno di età, del piccolo, infatti è questa la fase in cui tutto si crea nella mente del vostro cucciolo, e bisogna imparare a guidarlo nella giusta direzione per diventare un cane adulto educato e socievole.











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