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22/05/2013 07:06:26 - Salento - Attualità

La base operativa era Oria. Contestati anche altri reati: furti, estorsioni e traffico di droga

 
Avrebbero effettuato anche truffe ai danni di compagnie telefoniche, oltre che furti, estorsioni con il metodo del “cavallo di ritorno” e spaccio di droga le 19 persone, 15 in carcere e 4 ai domiciliari, raggiunte all’alba da un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Maurizio Saso del Tribunale di Brindisi su richiesta del sostituto procuratore Marco D'Agostino.
I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri, che hanno condotto le indagini, nelle province di Brindisi, Bari, Taranto, Matera e Nuoro.
Le accuse a vario titolo sono di associazione per delinquere, furto aggravato, truffa, estorsione, sostituzione di persona, ricettazione e detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. A Oria, secondo le indagini, la base operativa del gruppo impegnato in almeno tre tipologie di affari illeciti: truffe a compagnie telefoniche, furti seriali di merci varie ed estorsioni, traffico di stupefacenti.
L’indagine, chiamata “Airo”, è stata condotta, tra il dicembre 2008 e il settembre 2009, dalla Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, nel corso delle investigazioni 8 degli indagati sono stati arrestati in flagranza di reato, alcuni dei quali destinatari della misura cautelare, sono stati rinvenuti beni oggetto di furti e truffe per un totale di 100.000 euro, sono stati ricostruiti numerosi episodi di truffa ed estorsione mediante cavallo di ritorno, e sequestrati 5 chili di cocaina, 810 grammi di eroina, 330 grammi di hashish, e 2 pistole con matricola cancellata.
Ci sono anche due dipendenti della compagnia telefonica Vodafone, oltre che altrettanti corrieri della Tnt, che si occupa di spedizioni per conto delle stesse compagnie, e un informatico che aveva anche prestato servizio come consulente della procura, tra i 37 indagati. Una delle persone destinatarie, Angelo Zanzarelli, di 39 anni, di Oria, è attualmente ricercata. Cinque sono le persone che hanno ottenuto il beneficio dei domiciliari, tra cui una donna, la compagna del presunto capo della organizzazione, Francesco Palmisano, di 34 anni, di Oria, che è incinta.
Dalle risultanze dell'inchiesta coordinata dal pm Marco D'Agostino, della procura di Brindisi, il principale business del gruppo sarebbe stato il 'furto di identita« altrui per l'intestazione di schede telefoniche, in danno delle compagnie e degli ignari sottoscrittori dei contratti, che venivano rivendute a cifre modiche, anche a 80 euro. Venivano inoltre attivate promozioni e richiesti, così come prevedono alcuni piani tariffari, anche smartphone, tablet e pc che poi, anch'essi, finivano per essere ceduti a terzi a costi nettamente inferiori rispetto a quelli di mercato. Per appropriarsi delle generalità di persone, prima di sparire e non pagare le fatture, venivano talvolta rubati i documenti. In un caso era stato proposto a una ragazza, una baby sitter, di partecipare al sistema, in cambio di un posto di lavoro. In alcuni casi ancora erano state addirittura costituite fittiziamente aziende con indirizzi fasulli. Il guadagno era duplice: l'utilizzo gratuito dei servizi telefonici e la rivendita degli apparati. I dati personali utilizzati per le truffe erano forniti dai 2 promotori commerciali “infedeli” mentre per il recapito sicuro della merce erano stati cooptati nell'attività illecita i corrieri locali dei 2 spedizionieri nazionali.
Molti degli indagati, cui a vario titolo è stata contestata anche l’associazione per delinquere, si occupavano anche di spaccio di hascisc, cocaina e marijuana oltre che di furti di vario genere, in un caso perfino le chianche, lastre di pietra di pregio utilizzate per la pavimentazione di un'abitazione, e infine di estorsione con il metodo del cavallo di ritorno. Gli indagati sono quasi tutti residenti nel comune di Oria.
Custodia cautelare in carcere per il presunto capo dell’associazione, Francesco Palmisano, classe 1979, residente a Oria, già detenuto; Aldo Caputi, 54 anni, residente a Oria, già detenuto nel carcere di Brindisi; Francesco Carbone, 23 anni, residente a Oria, già detenuto; Cosimo Damiano De Stradis, 27 anni, nato e residente a Manduria, già detenuto; Pietro Elia, 63 anni, nato e residente a Ceglie Messapica; Riccardo Ferrajoli, 43 anni, residente a Oria; Antonio Fragnelli, 22 anni, residente a Oria; Michele Fragnelli, 29 anni, residente a Oria; Andrea Mingolla, 23 anni, residente a Oria; Sebastiano Nicolosi, 31 anni, residente a Oria; Michele Ranieri, 52 anni, residente a Latiano; Vincenzo Santochirico, 33 anni, residente a San Mauro Forte (Matera); Angelo Zanzarelli, 39 anni, residente a Oria; Nicola Zella, classe 1980, residente a Oria.
Custodia cautelare ai domiciliari invece per Monica De Stradis, 24 anni, nata e residente a Manduria; Pietro Chionna, 26 anni, residente a Francavilla; Pietro Fragnelli, 31 anni, residente a Oria; Cosimo Guarino, 25 anni, residente a Oria; Benedetto Paolillo, 37 anni, residente a Bari.










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