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03/12/2008 17:51:23 - Manduria - Appuntamenti

Rimarcata, alla presenza del Prefetto, l’attualità della Costituzione

 
Per 364 ragazzi manduriani, che nel 2008 hanno festeggiato il 18° compleanno, ieri mattina c’è stata una cerimonia che ha simbolicamente sancito «il loro ingresso nella vita che conta, avendo acquisito», come ha ricordato il prefetto di Taranto, dott. Alfonso Pironti, «il diritto all’esercizio dei diritti civici».
Ma, nel 60° anniversario della Costituzione Italiana, si è voluto ricordare loro che esistono anche dei doveri e dei valori (raccolti proprio nelle pagine della Costituzione) che vanno rispettati: in primis la democrazia.
Diverse centinaia di ragazzi manduriani hanno così aggiunto una suggestiva pagina alla festa di compleanno più attesa, quella che sancisce il raggiungimento della maggiore età. Lo hanno fatto, su iniziativa del prefetto Pironti (subito accolta dal sindaco Francesco Massaro e dalla sua Amministrazione), in un’aula colma di tante autorità: oltre allo stesso prefetto e al sindaco (accompagnato da diversi assessori e consiglieri), erano presenti varie autorità militari, il provveditore agli studi Pietro Di Noi (suo padre, Lorenzo, è stato il primo sindaco di Manduria), vari dirigenti d’istituto, l’arciprete mons. Franco Dinoi e il presidente del Consiglio Gianni Vico.
A loro i vari intervenuti hanno ricordato quanto sia importante ed attuale la Costituzione, che va studiata e metabolizzata. E quanto sia necessario rispettare i valori del dialogo, della tolleranza, del rispetto dell’altro e quindi della dignità della persona. In altre parole, come, oltre a rivendicare a giusta ragione i diritti, occorre rispettare i doveri.
Il dibattito è stato aperto dalle significative testimonianze di tre ragazze, in rappresentanza di tutti gli studenti (Stefania Saracino e Elena Gennari del liceo classico e Manila Epifani del liceo scientifico), che si sono dichiarate orgogliose di essere italiane.
«Questa è l’aula della democrazia» ha fatto notare il presidente del Consiglio Comunale, dott. Gianni Vico. «Nonostante qualche volta litighiamo, in questa aula vengono assunte democraticamente le decisioni. Vorrei poi ricordare come la Costituzione non ci sarebbe stata se tanti giovani ragazzi come voi non fossero stati attivi nella Resistenza».
Poi è intervenuto il provveditore Pietro Di Noi, il primo, nella storia, di Manduria.
«Proporrò ai dirigenti di studiare, un’ora alla settimana, i vari articoli della Costituzione, che, pur avendo 60 anni, per l’attualità delle sue pagine è più giovane di voi».
«Lasciando da parte i rigurgiti d’individualismo» ha aggiunto Massaro, «occorre, in questo processo di crescita che porta all’assunzione di ruolo, riscoprire il senso della memoria, mentre le istituzioni devono poter garantire spesse opportunità a tutti i ragazzi, indipendentemente dalle condizioni economiche».
Al termine degli interventi, ad ogni ragazzo sono stati consegnati un diploma, per ricordare l’evento, e la Costituzione.
La cerimonia, moderata dal prof. Pio Bentivolgio, è stata aperta con l’inno di Mameli cantato dal coro “Banda di Bambù” del III Circolo Didattico di Manduria, diretto dal maestro Salvatore Moscogiuri.










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