domenica 29 settembre 2024


05/06/2013 10:46:48 - Manduria - Attualità

«Che la costruzione di una imponente arteria viaria sia il mezzo migliore per creare lavoro e sviluppo è una concezione talmente vecchia e superata che non meriterebbe neanche una replica…»

 
«Se l’ufficio VIA ha espresso parere negativo è perché evidentemente ha giudicato valide le osservazioni presentate da decine di associazioni, da enti locali e da semplici cittadini».
Gli ambientalisti replicano alla sollevazione popolare trasversale sul parere negativo espresso dall’Ufficio VIA della Regione sulla Regionale 8. Ad intervenire sono anche i Verdi.
«L’invincibile armata del cemento e dell’asfalto è partita all’attacco dando fuoco a tutte le sue polveri. E’ un’armata trasversale, che mette una volta tanto d’accordo esponenti dei partiti di destra, di sinistra e di centro, tutti quelli che nella recente campagna elettorale ed in ogni occasione pubblica, con sprezzo del pericolo e della logica, si dichiarano ambientalisti convinti» è l’opinione dei Verdi di Manduria. «Ci riferiamo ovviamente alla recente discesa in campo di tanti amministratori e politici, intesi a dar battaglia all’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Nicastro, che ha annunziato il parere sfavorevole dell’ufficio VIA alla realizzazione della Talsano-Avetrana. Che la costruzione di una imponente arteria viaria sia il mezzo migliore per creare lavoro e sviluppo è una concezione talmente vecchia e superata che non meriterebbe neanche una replica. Essa è frutto di un provincialismo, culturale prima che politico, che non sa trovare altra soluzione ai problemi di un territorio che quella di devastarlo ulteriormente, che solo nelle “grandi opere”, costose e fortemente impattanti sull’ambiente, vede un motore di sviluppo, a prescindere dalla loro reale utilità».
Poi i Verdi entrano nel merito delle ragioni che hanno indotto l’Ufficio VIA ad esprimere il parere negativo.
«La strada in questione è forse utile nel tratto che funge da circonvallazione alla città di Taranto, per il resto si può ricorrere ad un adeguamento di quella esistente, che, eccetto che nei due mesi estivi, è sempre deserta; che essa possa servire a decongestionare il traffico sulla litoranea è mera utopia, perché mettere in collegamento le due arterie sarà semplicemente impossibile, a meno di immani distruzioni; pensare poi che le ambulanze, da e per il “Giannuzzi”, possano abbreviare la loro corsa passando nei pressi del mare ci sembra francamente fantascientifico!.
L’ipotetico turista dobbiamo trattenerlo sul territorio valorizzandone le bellezze, non farlo sfrecciare a 200 all’ora …verso Gallipoli. Se si vuole investire sul turismo, cominciamo facendo sparire cavi e tralicci che deturpano il paesaggio; valorizziamo e riqualifichiamo l’esistente, rendendo gradevoli gli attuali percorsi, piuttosto che fiancheggiarli con capannoni industriali e recinzioni di tipo carcerario; predisponiamo piste ciclabili, luoghi di sosta attrezzati, aree verdi e quant’altro. C’è lavoro per intere generazioni!
L’unica arteria a scorrimento veloce di cui sentiamo realmente il bisogno è la Bradanico-Salentina, per il cui completamento non risulta vengano espressi, dagli esponenti politici di cui sopra, altrettanto impegno e altrettanta passione».










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