domenica 29 settembre 2024
La segnalazione di “Giovani per Manduria”
E’ uno dei tanti immobili di Manduria confiscati alla
criminalità organizzata. Si trova a San Pietro in Bevagna, a metà strada fra la località rivierasca mandurina e il fiume Chidro. Sino a qualche anno fa era stato trasformato in un accorsato locale di ristorazione. Poi, all’improvviso, qualcuno si è accorto che in un locale confiscato alla criminalità organizzata non è consentito ubicare attività con fini di lucro. Fu disposta quindi la chiusura del ristorante “Tutti Frutti”, ma, da allora, come era facile prevedere, la struttura è in uno stato di completo abbandono e di degrado.
criminalità organizzata. Si trova a San Pietro in Bevagna, a metà strada fra la località rivierasca mandurina e il fiume Chidro. Sino a qualche anno fa era stato trasformato in un accorsato locale di ristorazione. Poi, all’improvviso, qualcuno si è accorto che in un locale confiscato alla criminalità organizzata non è consentito ubicare attività con fini di lucro. Fu disposta quindi la chiusura del ristorante “Tutti Frutti”, ma, da allora, come era facile prevedere, la struttura è in uno stato di completo abbandono e di degrado.A segnalare la situazione è il movimento “Giovani per Manduria”, che chiede al Comune di intervenire.
«Con una comunicazione indirizzata al sindaco Massafra, al segretario generale Iurlano e al responsabile dell’Ufficio Manutenzioni Digiacomo, il movimento guidato da Tullio Mancino ha segnalato al Comune lo stato di degrado e di incuria in cui versa l’immobile ex “Tutti Frutti”, sito in San Pietro in Bevagna nei pressi del fiume Chidro» si legge in un comunicato di “Giovani per Manduria”. «La segnalazione è stata accompagnata da alcune foto in cui si documenta l’avvenuta forzatura del cancelletto d’ingresso e l’abbandono di decine di sacchi di rifiuti all’interno, con conseguente esposizione al pericolo degli eventuali avventori.
Essendo l’immobile nella disponibilità del Comune, il movimento ne chiede nell’immediato la messa in sicurezza e la pulizia, nonché l’individuazione di un uso appropriato dello stesso, considerata la sua destinazione sociale quale immobile confiscato alla mafia».
Non è l’unica struttura di Manduria confiscata alla criminalità organizzata che versa in stato di abbandono.
«La grave carenza di immobili di proprietà o uso pubblico a beneficio sociale» si legge nella comunicazione inviata al Comune, «imporrebbe, infatti, una maggiore attenzione in casi come questo».
Perché non utilizzare questa struttura, allora, per ubicare la sede estiva delle forze dell’ordine o del pronto soccorso?
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