lunedì 23 settembre 2024


29/06/2013 19:43:58 - Sava - Attualità

Va prima verificata la fondatezza del ricorso di Mimmo Carrieri. Solo per casi di urgenza, il servizio potrà essere prorogato

 
L’ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto le controdeduzioni al Comune di Sava relative ai contenuti del ricorso gerarchico, teso all’annullamento della delibera che reintroduce il servizio dei parcheggi a pagamento, che l’ambientalista Mimmo Carrieri ha proposto il 25 maggio scorso.
In attesa delle controdeduzioni richieste, il Ministero ha deciso di “sospendere l’esecuzione del provvedimento impugnato, salvo che ricorrano motivi di urgenza”. In questo caso il Comune di Sava deve deliberare di dare provvisoria esecuzione con un’altra delibera da inviare al Ministero stesso. Nella stessa comunicazione, il Ministero chiede anche alla sezione “Circolazione e Sicurezza Stradale” del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche per la Puglia e la Basilicata di effettuare un sopralluogo e di inviare il proprio parere a Roma.
Nel proprio ricorso, Carrieri ha fatto preliminarmente notare che «i cittadini delle vie del centro hanno presentato una petizione con la quale chiedono una percentuale di posti liberi non a pagamento lungo le vie principali e non laterali come deliberato».
In merito agli aspetti tecnici, che sono alla base del ricorso, Carrieri sostiene che “in alcune strade (come via del Prete, via Roma, via Regina Margherita), non sono state rispettate le dimensioni della corsia a senso unico di marcia, che in alcuni punti risultano inferiore a 2,75 metri. La causa di questa diminuzione di corsia è dovuta principalmente alle modalità di parcheggio a lisca di pesce che obbligano i conducenti a
parcheggiare (anche in aderenza a marciapiedi alti circa 25 cm., come in piazza della Vittoria) con la parte posteriore del veicolo fuori dagli stalli, impedendo la fluida circolazione dei mezzi più pesanti o di larghezze maggiori».
Carrieri sostiene ancora che «tutti i parcheggi si trovano sulla carreggiata e non al di fuori come previsto dalla normativa vigente» e che «non sono stati previsti degli stalli di sosta liberi e gratuiti».
Spetta ora all’Amministrazione decidere se sospendere i parcheggi a pagamento, in attesa dell’esito del ricorso, o se approvare un altro atto deliberativo, indicando i motivi di urgenza che consigliano di non interrompere il servizio.










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