lunedě 23 settembre 2024


30/07/2013 08:22:52 - Manduria - Politica

 L’intervento del consigliere Mimmo Lariccia

 

«Alle porte del mese di agosto, i Punti Informazioni, presenti con piccole strutture mobili da circa 15 anni nella centralissima piazza di San Pietro in Bevagna, sono ancora chiusi perché l’Amministrazione Massafra non rilascia l’autorizzazione “all’insediamento e quindi l’apertura”».

Il consigliere dell’Udc, Mimmo Lariccia, rimarca, con ironia, la lentezza dell’attuale Amministrazione nel rilasciare le autorizzazioni ai centri di informazione turistica di Confcommercio e Pro Loco, alla luce, peraltro, delle oltre due ore di discussione durante la seduta del 17 luglio del Consiglio Comunale per l’approvazione di una deroga al regolamento che disciplina l’installazione di chioschi e strutture temporanee in aree demaniali. Deroga poi approvata con il voto favorevole della sola maggioranza, con l’astensione della minoranza e con il solo voto contrario proprio di Lariccia.

«Mi opposi sin dalle prime battute a quella proposta di votazione, facendo notare che le competenze su quel tipo di argomento fossero della giunta o del dirigente» è la premessa del rappresentante manduriano dell’Udc. «Nonostante ciò, a pochi giorni da agosto, i punti di informazione turistica non hanno ricevuto ancora l’autorizzazione. Scopriamo che l’Amministrazione Comunale, il neo assessore all’Urbanistica ed il relativo Ufficio, per poter concedere l’autorizzazione in questione (ovvero il gabbiotto della Confcommercio), chiedono il parere di stabilità idrogeologica, quindi l’ok della Forestale e quant’altro, tergiversando burocraticamente. Dulcis in fundo, sembrerebbe venga chiesta addirittura la convocazione di una conferenza dei servizi (strumento che impone pareri dei VV. FF,, Sanitario, della Forestale, del Demanio ecc.), come se gli operatori e le hostess della Confcommercio dovessero ospitare turisti, far loro da mangiare, quindi somministrare alimenti e bevande, anziché, invece, offrire gratuitamente per la città uno dei pochi ed essenziali servizi di informazioni turistiche a chi ancora decide di frequentare la nostra località balneare».

I punti di assistenza turistica di San Pietro in Bevagna di Confcommercio e Pro Loco sono ancora desolatamente chiusi. Per Lariccia si tratta di una storia di “assurda” burocrazia.

«A questo punto, mi chiedo, se anziché approvare l’apertura di due piccole strutture mobili di circa 6 mq, si trattasse di un vero insediamento turistico ricettivo, l’Amministrazione Massafra cosa farebbe? Chiederebbe la convocazione ad hoc di un Consiglio dei Ministri? Da premettere poi, che per il rilascio di una autorizzazione davvero subordinata al parere di enti o istituzioni riuniti in una conferenza dei servizi o addirittura per un semplicissimo permesso a costruire, imprese ed utenti a volte sono costretti ad attendere anni, rallentando così il flusso economico in entrata (attraverso l’incasso oneri di urbanizzazione), non solo per l’Ente ma anche per il territorio, con riflessi di natura occupazionali importanti. Su questi temi, invece» è la conclusione di Lariccia, «aspettavamo dal settore urbanistico e dal neo assessore risposte immediate, ma tutto tace».











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