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02/08/2013 18:26:02 - Manduria - Politica

 «Nessun disservizio, ma solo il rigoroso rispetto delle regole cui tutti, anche il ceto politico, siamo tenuti. Regole, lo ribadisco, ben note anche allo stesso richiedente l’autorizzazione del punto di informazione turistica sin dal 2012»

 

L’assessore all’Urbanistica, Gianluigi De Donno, interviene per chiarire l’iter seguito dall’Amministrazione per il rilascio delle autorizzazioni per l’apertura dei punti informativi turistici di San Pietro in Bevagna della Pro Loco e di Confcommercio.

«Il rilascio di autorizzazioni all’apertura dei chioschi non è di competenza degli assessori, del sindaco ovvero della giunta, bensì dello Sportello Unico delle Attività Produttive di concerto con il Servizio Urbanistica» chiarisce De Donno. «In merito alla richiesta presentata da Confcommercio, gli uffici hanno licenziato favorevolmente, in data 3 luglio, l’istanza presentata nel mese di giugno dall’associazione di categoria. Ossia in tempi più che ragionevoli avuto riguardo al carico di lavoro e all’organico in servizio. Poichè l’area dell’intervento ricade in zona sottoposta a vincolo idrogeologico dal P.U.T.T.  (a prescindere dalla sua completa urbanizzazione e fino a quando non interverrà la modifica del Piano) il Servizio Urbanistica ha condizionato l’autorizzazione all’acquisizione del parere favorevole dell’Ispettorato delle Foreste, come già accaduto lo scorso anno, durante la gestione commissariale e senza che alcuno abbia, all’epoca, gridato allo scandalo».

L’assessore lancia, quindi, la stoccata al consigliere di minoranza Lariccia, che nei giorni scorsi, su questo tema, aveva criticato l’Amministrazione.

«Sorprende, invece, che si tenti di spacciare per “difficoltà incomprensibili” opposte dall’Amministrazione-Massafra i ritardi che questo esecutivo ha ereditato dal passato» prosegue De Donno. «Se gli operatori commerciali si trovano costretti annualmente a ripresentare istanze e munirsi di pareri, senza poter programmare in un orizzonte temporale più ampio siffatte installazioni, ciò è dovuto al fatto che, a due anni di distanza dalla sua emanazione, non si è fatto un solo passo avanti nell’attuazione del regolamento sui chioschi.

E questo impegna sia la struttura burocratica sia tutti coloro che, al governo della città prima dell’insediamento della nuova Giunta il 3 luglio scorso, non hanno adeguatamente sollecitato gli uffici a porre in essere tutti gli adempimenti di loro competenza.

E’ troppo facile, adesso, ergersi a paladini di questo o quel richiedente – secondo l’opportunità del momento - o censurare gli interventi in deroga che l’Amministrazione è stata costretta a richiedere al Consiglio Comunale: sarebbe più utile trarre insegnamento dagli errori o manchevolezze del passato per concorrere costruttivamente alla risoluzione dei problemi che attanagliano il futuro di questa città».











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