giovedì 03 ottobre 2024


23/08/2013 09:32:35 - Manduria - Attualità

 L’associazione Argo: « Quale sarà, poi, il destino dei circa 200 cani attualmente ospitati?»

L’associazione Argo dichiara la propria insoddisfazione alla succinta risposta fornita dal sindaco di Manduria, Roberto Massafra, a precedenti interrogativi sugli orientamenti dell’Amministrazione in tema di gestione della struttura (si sta procedendo con un nuovo affidamento temporaneo in atteso di quello triennale), di mancata partecipazione ad un bando regionale per ottenere dei finanziamenti per il risanamento del canile-rifugio e di utilizzazione futura dell’immobile in questione.

Angela Dimilito, presidente di Argo, definisce “assai superficiale ed incompleta” la missiva di risposta del sindaco, alla quale replica con un’altra lettera.

«Innanzitutto, non è stata data alcuna spiegazione sulla mancata attuazione delle procedure prescritte per l’assolvimento dei compiti spettanti al competente ufficio al fine di procedere al completamento della gara pubblica per l’assegnazione della gestione triennale del canile anzichè perseverare nella proroga di gestioni provvisorie che non sono consentite dalla legge in maniera ripetitiva» è la prima obiezione della Dimilito. «Sull’altra questione, riguardante la possibilità di concorrere per ottenere il finanziamento regionale previsto da una recente deliberazione della Giunta Regionale per il risanamento del canile sanitario, avendo il Comune di Manduria presentato apposita domanda il 20 marzo scorso, si deve purtroppo constatare che anche in questo caso non sono stati forniti i chiarimenti richiesti circa lo stato della pratica, fuorviando l’argomento e sostenendo che è intendimento del Comune inserire l’area, attualmente occupata dal canile comunale, nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari».

Secondo quanto sostenuto dal primo cittadino, quindi, la struttura sarà dunque posta in vendita.

«Il sindaco Massafra si limita ad annunciare l’orientamento ad alienare la struttura, comunicando di aver destinato ad altra opera (senza indicare quale), la somma di 60.000 euro prima impegnata per la ristrutturazione della parte sanitaria del canile. Sorge il legittimo dubbio che la risposta non è stata volutamente fornita perchè non rientra tra le scelte dell’attuale Amministrazione la ristrutturazione di un bene pubblico per il quale lo scorso anno è stato ottenuto dal Tribunale di Taranto il dissequestro con l’intento di ristrutturare e rendere efficiente tale struttura, per la quale peraltro sono stati spesi da allora circa 80.000 euro. Le opere di manutenzione straordinaria realizzate nel settore sud, unitamente al progetto di ristrutturazione e ampliamento del sanitario presentato alla ASL di Taranto, che è costato al Comune 10.000 euro, dovevano servire per l’acquisizione dei pareri sanitari per il successivo rilascio dell’agibilità».











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