giovedì 03 ottobre 2024


29/08/2013 09:47:56 - Manduria - Attualità

 L’intervento del presidente dell’associazione “Tutti insieme per Manduria” in merito alla vicenda del depuratore

«Sono rimasto “sconcertato” da quanto letto nei giorni scorsi sulla vicenda del depuratore consortile di Manduria e Sava: i cittadini di Manduria meritano maggior rispetto»

Il presidente dell’associazione “Tutti insieme per Manduria”, Antonio Curri, interviene per fare delle precisazioni su quanto sostenuto all’interno di un’inchiesta sulla situazione dei depuratori pugliesi.

«Debbo dedurre che sono state espresse delle considerazioni esclusivamente “personali”, non supportate da elementi certi» sostiene Curri. «Ho letto, infatti, che il caso di Manduria è tra quelli per i quali la Regione rischia la terza condanna per infrazione alle norme sull’ambiente e che il sindaco di Lizzano ha violato la legge emettendo un’ordinanza per scaricare in falda. Ma forse l’autore dell’inchiesta è all’oscuro che anche il presidente Vendola ha utilizzato lo stesso strumento per Manduria sino a quando non sarà realizzato il depuratore?

Non è giusto “deridere” le manifestazioni di protesta dei cittadini manduriani promosse per scongiurare lo scarico a mare in Tabella 1/2 delle acque reflue del depuratore consortile.

La protesta dei cittadini è scaturita anche a causa degli impegni non mantenuti sia dal presidente Vendola, che in una pubblica assise (la Fiera Pessima 2010) escludeva categoricamente lo scarico a mare; sia dall’ex assessore Amati, che si assumeva pubblicamente l’onere di reperire le somme necessarie per l’affinamento delle acque depurate e il loro utilizzo in agricoltura.

“Chiacchiere”, solo “chiacchiere” che i cittadini manduriani, gli amministratori, le associazioni e i partiti, sia di maggioranza che opposizione, continuano a sentire.

Non c’è bisogno di ricorrere al dictat del Piano di Tutela delle Acque, che ha definito per il nostro agglomerato lo scarico a mare con la condotta sottomarina. In altre circostanze, forze perché il peso delle Amministrazioni lo ha consentito, è stato modificato il metodo dello scarico a mare!

Ho letto di recente che il sindaco di Fasano, città dell’ex assessore Amati, sottolineava che “il potenziamento dell’impianto di depurazione esistente, da realizzare con il finanziamento concesso dalla Regione per la realizzazione delle opere previste di 4 milioni e 452.255,63 euro, consentirà di evitare lo scarico a mare dei reflui depurati dell’impianto di trattamento dei reflui urbani”.

Forse l’ex assessore Amati, involontariamente, ha promesso il finanziamento a Manduria, ma in effetti lo ha indirizzato a Fasano, suo paese natio?».











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