domenica 29 settembre 2024


11/09/2013 09:49:07 - Manduria - Attualitą

«Invitiamo l’Amministrazione a rivedere la propria posizione sull’argomento ed aprirsi alla città, ascoltando la volontà della cittadinanza»

«In un momento di crisi straordinario come quello in cui ci troviamo, le decisioni relative all’introduzione, la regolamentazione e le modalità di pagamento di una nuova, ennesima, imposta andavano discusse e condivise nell’assemblea del Consiglio Comunale e non nel chiuso di una stanza durante la riunione della giunta. Invitiamo pertanto l’Amministrazione a rivedere la propria posizione sull’argomento ed aprirsi alla città, ascoltando la volontà della cittadinanza».
Anche il movimento “Manduria Migliore” ritiene necessario che sia il consesso elettivo ad esprimersi sull’opportunità di esternalizzare il servizio di riscossione della Tares, ma anche la regolamentazione e le modalità di pagamento di questa nuova tassa.
«“Manduria Migliore” segue da giorni l’evolversi assai intricato della vicenda relativa all’affidamento della riscossione della TARES alla ditta Censum, già concessionaria del Comune di Manduria per la riscossione, sia volontaria che coattiva, dei tributi locali IMU e TARSU» si legge in un intervento di questa associazione, che è stata anche presente alle ultime elezioni Comunali. «Vi sono state, tra maggioranza ed opposizione sia all’interno che fuori dal Consiglio Comunale, reciproche accuse e dure prese di posizione, ma non si è, a nostro modesto avviso, fatta la dovuta chiarezza nei confronti dei cittadini, né tantomeno si è toccato quello che forse è, dal punto di vista politico, il problema più importante.
L’opposizione accusa infatti il sindaco e la giunta di aver preso la decisione sull’affidamento esterno della riscossione TARES con una delibera di giunta, saltando quindi a piè pari l’organo demandato secondo legge a trattare la materia, cioè il Consiglio Comunale. L’Amministrazione risponde che l’atto è giuridicamente valido e che, ad ogni modo, non ci sarebbe stata alternativa all’affidamento esterno data l’attuale inadeguatezza di risorse umane e materiali di cui il Comune dispone».
L’associazione prende quindi posizione.
«In tutta franchezza non ci sentiamo di dissentire da quest’ultima affermazione, poiché i tempi ristrettissimi imposti dalla legge per la predisposizione e riscossione del nuovo tributo sarebbero stati difficilmente gestibili da un Ufficio Tributi Comunale con un organico e la correlata efficienza, indeboliti, se non completamente azzerati, dai continui incarichi a società esterne nel corso degli anni.
Anche l’eventuale ulteriore questione sollevata sulla necessità di indire eventualmente una nuova gara per l’affidamento cade, dal punto di vista della fattibilità, di fronte alla scarsità di tempo a disposizione.
Quanto sinora affermato non ci esime però dal ritenere politicamente inopportuno l’iter seguito dall’Amministrazione Massafra. Ricordiamo benissimo, infatti, che in campagna elettorale e poi appena insediatosi il dott. Massafra ha più volte fatto riferimento alla “centralità” che la sua Amministrazione avrebbe riconosciuto al ruolo del Consiglio Comunale con l’intenzione di discutere nella massima assemblea cittadina anche le questioni che la legge prevedeva di competenza della giunta.
In passato ci siamo già espressi sull’argomento della riscossione tributi ed eravamo e siamo tuttora dell’opinione che questa attività sia talmente centrale nella vita amministrativa del Comune da non poter ragionevolmente essere concessa in appalto a terzi, quanto meno la parte, preponderante, della riscossione spontanea».










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