mercoledì 25 settembre 2024


03/10/2013 19:00:28 - Salento - Attualità

Sarà creata una task-force sul tema, trasversale a più assessorati e ambiti di intervento, supportata da esperte in materia

La Regione Puglia, in continuità con le azioni già avviate in tema di prevenzione e contrasto di ogni forma di violenza sulle donne, ha elaborato un programma che prevede la realizzazione delle seguenti azioni.
 
1)    Attivazione di un tavolo di lavoro tecnico permanente composto da: Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità, Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria, Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione, Ufficio Garante di genere, Consigliera Regionale di parità
 
2)    Avvio di un’azione puntuale di monitoraggio del fenomeno che ha previsto il coinvolgimento di tutti gli enti e le istituzioni che entrano in contatto con donne vittime di violenza presunta e/conclamata (Organi giurisdizionali, forze di polizia, servizi sociali territoriali, servizi sanitari, pronto soccorso ecc…)e che è stato avviato con la collaborazione dei CAV (Centri Antiviolenza)
 
3)    Consolidamento degli Obiettivi di Servizio già definiti nel II Piano Regionale delle Politiche Sociali, riprodotti e rafforzati nel III ciclo di programmazione (2013-2015) per assicurare la continuità degli stessi ovvero l’implementazione qualora non siano stati ancora raggiunti i valori target definiti dalla programmazione regionale
 
4)    Presidio e monitoraggio puntuale delle attività programmate nei PIL ( Piani di Intervento Locale) provinciali
 
5)    Emanazione circolare di chiarimenti in merito alle modalità operative di utilizzo delle risorse finanziarie programmate nei PIL ma non ancora impegnate da parte delle amministrazioni provinciali. Proposta di convenzionamento con i CAV operativi sul territorio provinciale
 
6)    Benckmark con altre esperienze regionali (Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Marche, Liguria, Sicilia, per indicare solo alcune delle regioni italiane che hanno già legiferato in materia)
 
7)    Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione e informazione volta a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza alle donne. La campagna di comunicazione è realizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del Progetto dal titolo: “Troppo amore:sbagliato” e prevede il coinvolgimento dei servizi territoriali e del mondo della scuola.
 
8)    Avvio dell’ter di lavoro propedeutico all’adozione di una Legge Regionale  “Norme per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere in Puglia” (titolo provvisorio) che promuova e sostenga:
- la creazione di una task-force sul tema, trasversale a più assessorati e ambiti di intervento, supportata da esperte in materia;
- il pieno consolidamento degli obiettivi di servizio definiti dalla programmazione sociale (equipe integrate multidisciplinari, CAV pubblici e privati autorizzati, Case rifugio);
- la definizione di procedure efficaci per la presa in carico delle vittime di violenza;
- l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza, l’inserimento lavorativo, il diritto alla casa e alla salute;
- la creazione di reti territoriali realmente operative tra l'insieme delle istituzioni, associazioni, organizzazioni, enti pubblici e privati, sia tra l'insieme delle competenze e figure professionali, per offrire le differenti risposte necessarie alle varie tipologie di violenza;
- la valorizzazione delle pratiche basate sulle relazioni tra donne;
- il sostegno alle attività dei CAV autorizzati, ad integrazione di quanto già previsto dalle programmazioni locali e per la realizzazione di programmi antiviolenza;
- il coordinamento della rete regionale dei CAV;
- la formazione di operatrici/ori del settore;
- il monitoraggio puntuale e costante dei dati del fenomeno da realizzare attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati che a vario titolo si occupano di prevenzione e contrasto e che consenta la circolarità delle informazioni;
- la collaborazione con gli organi di informazione e di stampa per una diversa e più corretta informazione sul tema della violenza di genere;
- la realizzazione di azioni di sensibilizzazione, prevenzione e formazione negli istituti di istruzione primaria e secondaria.
 
PRIME ELABORAZIONI DATI MONITORAGGIO
Nota metodologica: i dati, ancora molto parziali, sono stati trasmessi da 8 CAV sui 18 CAV operativi sul territorio e si riferiscono all’anno 2012. E’ ancora in corso il monitoraggio.

ACCESSO
OPZIONE
V.A.
%
spontaneo
224
75,9%
invio da Servizi
67
22,7%
non indica
4
1,4%
TOTALE
295
100,00%

Tab. 1. Forme e modalità di accesso dell’utenza ai CAV

NAZIONALITA' DONNA
OPZIONE
V.A.
%
UE
8
2,7%
Italiana
261
88,5%
Extra UE
6
2,0%
non indica
20
6,8%
TOTALE
295
100,00%

Tab. 2. Provenienza utenza

TITOLO DI STUDIO
OPZIONE
V.A.
%
nessuno
2
0,7%
licenza elementare
16
5,4%
media inferiore
64
21,7%
media superiore
78
26,4%
laurea
26
8,8%
altro
2
0,7%
non indica
107
36,3%
TOTALE
295
100,0%

Tab. 3 Grado di Istruzione

TIPO DI VIOLENZA SUBITA
OPZIONE
PRINCIPALE
SECONDARIA
V.A.
%
V.A.
%
FISICA
108
28,6%
54
27,8%
PSICOLOGICA
116
30,8%
106
54,6%
VIOLENZA SESSUALE
12
3,2%
2
1,0%
VIOLENZA DI GRUPPO
1
0,3%
0
0,0%
MOLESTIE SESSUALI
1
0,3%
0
0,0%
STALKING
35
9,3%
13
6,7%
ECONOMICA
6
1,6%
18
9,3%
VIOLENZA ASSISTITA
2
0,5%
0
0,0%
MOBBING
0
0,0%
1
0,5%
ALTRO
1
0,3%
0
0,0%
non indica
95
25,2%
 
 
TOTALE
377
100,0%
194
1

Tab. 4 – Violenza denunciata
 

AGGRESSORE
OPZIONE
PRIMO
SECONDO
V.A.
%
V.A.
%
Coniuge
109
36,9%
0
0,0%
Partner convivente
21
7,1%
0
0,0%
Partner non convivente
12
4,1%
0
0,0%
Ex coniuge
42
14,2%
1
6,3%
Ex partner convivente
17
5,8%
0
0,0%
Ex partner non convivente
15
5,1%
0
0,0%
Datore lavoro
3
1,0%
0
0,0%
Collega
1
0,3%
0
0,0%
Conoscente
17
5,8%
0
0,0%
Padre
8
2,7%
4
25,0%
Madre
9
3,1%
0
0,0%
Figlio/a
5
1,7%
5
31,3%
Altro/i parente/i
7
2,4%
3
18,8%
Sconosciuto
8
2,7%
2
12,5%
Non so/non risponde
2
0,7%
1
6,3%
non indica
19
6,4%
 
 
TOTALE
295
100,0%
16
100,0%

Tab. 5 – Rapporti con l’aggressore

EVENTUALI FIGLI CHE ASSISTONO
OPZIONE
V.A.
%
Minorenni maschi
98
31,8%
Minorenni femmine
90
29,2%
Maggiorenni maschi
76
24,7%
Maggiorenni femmine
44
14,3%
TOTALE
308
100,0%

Tab. 6 – Figli che assistono alle violenze










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