SAVA � E� stato rubato il cancelletto in ferro battuto della cappella dedicata a Sant�Eligio, che si trova in contrada Petrose

09/10/2013 10:45:13 - Sava - Attualit�

La denuncia dell’ambientalista Mimmo Carrieri

E’ stato rubato il cancelletto in ferro battuto della cappella

dedicata a Sant’Eligio, che si trova in contrada Petrose. Un furto che poteva essere anche messo in preventivo, tenuto conto che la cappella si trova in un luogo isolato.

«Evidentemente, di fronte alla disperazione di chi non ha di che nutrirsi, anche un cancelletto risulta utile perché può essere barattato per un “tozzo di pane”» sostiene l’ambientalista Mimmo Carrieri, che per primo ha denunciato il furto al Comando della Polizia Municipale. «Ovviamente non giustifico l’atto sacrilego. Questa storica cappella dedicata a Sant’Eligio, databile tra il XV e il XVI secolo, in totale stato di abbandono, che ancora oggi conserva dei magnifici affreschi, già in passato in passato era stata depredata del marmo dell’altare e dall’antico pavimento. Nel novembre del 2012 il pericolo per la pubblica incolumità e il degrado in cui versava mi portarono a presentare un esposto al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, attraverso il quale chiedevo una verifica strutturale del piccolo, ma di grande rilevanza storico culturale, manufatto.

Vigili del Fuoco che, con proprio verbale del 9 novembre 2012, rilevato l’effettivo pericolo, comunicavano la necessità di interdire l’accesso. A distanza di circa un anno nulla è stato fatto.

Non furono poste le transenne che avrebbero potuto impedire l’accesso e, con l’inizio della “raccolta differenziata”, la cappella di Sant’Eligio era trasformata in un deposito di buste colme di rifiuti.

Ora è stato anche scardinato il cancelletto!

Per quanto tempo ancora resisteranno gli antichi affreschi? Certamente non era questo il modo migliore per preservare un così storico e prezioso bene culturale, dove i popolani anticamente erano soliti riunirsi le domeniche e i giorni festivi per ascoltarvi la messa. Nel 1689 la Cappella in questione era dedicata a S. Maria delle Grazie e nel 1814, precisamente il 21 luglio, con permesso della Curia, fu benedetta dall’allora arciprete di Sava, don Luigi Spagnolo, e dedicata alla Madonna del Lume».

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