domenica 29 settembre 2024


23/11/2013 06:59:42 - Manduria - Attualitą

Giuseppe Dimonopoli: «Perché l’assessore regionale Gentile ha visitato due volte l’ospedale di Martina Franca e non è mai voluta venire a Manduria?»

«In più occasioni il comitato “Pro Giannuzzi” ha posto all’attenzione delle forze politiche, delle istituzioni e della dirigenza ASL le carenze del presidio messapico, le promesse non mantenute e i percorsi possibili per migliorarlo.
Non si può fare a meno di osservare che, mentre la rappresentanza regionale dei partiti, sia di maggioranza che di opposizione, di Martina Franca serra le fila per avvantaggiare l’ospedale della Valle d’Itria e la sinistra governativa di Grottaglie impone la sopravvivenza forzata del “S. Marco” (come disposto attraverso la deliberazione del direttore generale numero 1277), facendo del lento declino di quel presidio la rappresentazione emblematica dell’agonia di questa ASL, la realtà sanitaria manduriana, pur nella sua drammaticità, non trova interpreti, né a livello politico né a livello istituzionale, che siano in grado di farla inserire all’ordine del giorno del governo regionale».
Due “visite” in pochi mesi nell’ospedale di Martina Franca; nessun sopralluogo, invece, in quello di Manduria, benché il comitato “Pro Giannuzzi” più volte abbia invitato, attraverso lettere aperte e attraverso missive dirette, l’assessore alla Politiche Sanitarie, Elena Gentile, nella città messapica.
Solo un caso?
«A Martina si è intrattenuta con la dirigenza dell’ASL TA , mentre ha preferito finora ignorare i diversi inviti che le sono stati rivolti dal comitato “Pro Giannuzzi” e dalla direzione dell’ospedale di Manduria» fa notare il presidente Giuseppe Dimonopoli. «Se dal mattino si vede il bel tempo, questo atteggiamento è sicuramente di cattivo auspicio. Anche in considerazione delle cospicue assunzioni di personale medico e infermieristico fatte in quel nosocomio, a fronte delle medesime carenze da tempo immemorabile segnalate e mai colmate presso quello di Manduria».
Giuseppe Dimonopoli, presidente del comitato “Pro Giannuzzi”, richiama l’attenzione sulle sorti dell’ospedale manduriano e rilancia alcuni quesiti.
«Quando saranno avviati i lavori per l’insediamento della Risonanza? Quando saranno completati i lavori del secondo piano (ex Ginecologia)? Quando si potrà contare su un numero adeguato di anestesisti, di cardiologi e di radiologi? Quando le sale operatorie potranno ospitare anche gli interventi di elezione? Quando saranno operativi i 10 posti letto promessi di Neurologia e di Oncologia? Quando sarà affrontata una pianificazione razionale dell’ospedale per acuti? Quando i dirigenti delle strutture complesse del “Giannuzzi”, a cominciare da quelli residenti a Grottaglie, saranno pienamente impiegati, nel posto loro assegnato, per le mansioni che loro competono, invece che per coprire emergenze e posti vacanti, in tutta la ASL TA?» chiede Dimonopoli. «Sarebbe troppo lungo l’elenco delle domande che evidenziano tutte le problematiche e le sofferenze del nostro presidio e forse per questo l’assessore Gentile preferisce evitare Manduria. Ma sicuramente da troppo tempo questo paese è privo di una rappresentanza presso la Regione e ciò lo rende insignificante agli occhi di una classe politica, tanto di governo, quanto di opposizione, evidentemente interessata solo alla conta dei voti. La discriminazione politica che si sta facendo sull’ospedale “Giannuzzi” è la stessa che   avvertiamo per il depuratore, per la discarica o per la tutela del Chidro e delle aree protette. 
Ci auguriamo e da tempo chiediamo che tutte le forze che la città può esprimere, sia individuali che organizzate, a livello economico, sociale e politico, possano coalizzarsi per aprire una vera e propria “vertenza Manduria”».










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