domenica 29 settembre 2024


18/12/2013 10:18:15 - Manduria - Attualità

Anche il circolo manduriano di Sel esprime preoccupazioni per le sorti del “Giannuzzi”

«Quattro posti letto separano il nostro ospedale dal baratro: la chiusura».
Anche il circolo manduriano di Sel esprime preoccupazioni per le sorti del “Giannuzzi”.
«Presso l’ospedale “Giannuzzi” è entrata in funzione la Terapia Intensiva ed è ancora operante l’UTIC, strutture non presenti negli altri ospedali» ricorda Sel. «Quindi, se così fosse, chiuderebbe l’ospedale periferico dove sono presenti le maggiori eccellenze. Considerando inoltre l’accorpamento dell’ospedale di Grottaglie al presidio ospedaliero centrale, appare chiaro che l’unico ospedale della zona orientale rimane quello di Manduria».
Poi Sel inoltra una serie di richieste al direttore generale della Asl tarantina Fabrizio Scattaglia. Anche se, invece, ci si potrebbe attendere una pressione verso il governatore Vendola, compagno di partito degli attivisti di Sel che prendono posizione contro la chiusura del “Giannuzzi”.
«Sel Manduria chiede al direttore Scattaglia, impegnato a breve nella definizione finale dell’atto aziendale della ASL TA, la rideterminazione dei posti letto del P.O. di Manduria. Questo può avvenire attraverso il passaggio dei posti letto appartenuti a Grottaglie verso il presidio ospedaliero di Manduria. Tale logica quanto dovuta operazione, preserverebbe il nostro ospedale dalla chiusura migliorandone nel contempo l’offerta assistenziale attualmente in parte carente.
Alla direzione generale chiediamo, inoltre, di dare sostanza all’atto deliberativo numero 1277 attraverso la collocazione definitiva dei primari di Radiologia e di Medicina presso il presidio “M. Giannuzzi” nel rispetto dell’iter organizzativo deciso dall’azienda ospedaliera. La nuova quanto appropriata condizione del presidio ospedaliero di Manduria deve inoltre trovare ulteriore “giustizia” nell’atto aziendale della ASL TA attraverso il ricollocamento del Punto Nascita e della Pediatria in considerazione del fatto che non è possibile avere tre punti nascita nella città capoluogo e nessuno nella zona orientale.
Ultima considerazione, ma di certo non meno importante delle altre: la necessità di collocare presso il presidio “Giannuzzi” l’unità operativa semplice di Chirurgia Endoscopica, così come è presente presso gli altri ospedali della provincia.
In chiusura ribadiamo il nostro impegno per impedire qualsiasi evento negativo nei confronti dell’ospedale della nostra città e sensibilizziamo il comitato pro-Giannuzzi, il sindaco Massafra e le altre forze politiche a fare altrettanto».










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