lunedì 23 settembre 2024


24/12/2013 07:59:23 - Sava - Attualità

La decisione è stata assunta per venire incontro alle difficoltà delle famiglie e delle imprese

L’Amministrazione Comunale di Sava ha deciso la rateizzazione della terza rata a saldo della Tares.
La decisione è stata assunta per venire incontro alle difficoltà delle famiglie e delle imprese. La terza rata, pertanto, potrà essere suddivisa in tre parti, da pagare in tre momenti differenti: prima scadenza 31 dicembre, seconda scadenza 28 febbraio e terza ed ultima scadenza 30 marzo.
Ad annunciare il provvedimento è direttamente il primo cittadino, Dario Iaia, che precisa anche altri aspetti della questione.
«Non sono certamente contento del fatto che lo Stato ci imponga di essere degli esattori delle tasse e so benissimo che nel mese di dicembre i miei concittadini, così come quelli degli altri Comuni d’Italia, sono stati tartassati. Le scadenze, tutte troppo ravvicinate di Imu e Tares, imposte da leggi nazionali, non hanno lasciato scampo e purtroppo, la gente attribuisce, erroneamente, alle Amministrazioni locali la responsabilità di questa pressione fiscale».
Iaia sostiene, al contrario, che «noi sindaci siamo solo l’ultima ruota del carro, quelli che devono garantire i servizi, nonostante i drastici tagli statali. Il mio Comune, per esempio, quest’anno ha ricevuto un taglio i trasferimenti da parte dello Stato di ben 700mila euro ed è chiaro come questo, poi, vada a pesare, sotto altre forme, sulle tasche dei cittadini.
A questo punto» precisa il sindaco, «possiamo solo mitigare l’imposizione fiscale, per esempio, attraverso una rateizzazione che, naturalmente, non preveda l’applicazione di interessi di sorta».
La delibera della giunta chiarisce, inoltre, che “si intende attenuare l’impatto tributario stabilendo una rateizzazione della terza rata della Tares. E’ ammessa, per le utenze domestiche e non domestiche, previa richiesta motivata del contribuente su apposito modulo fornito dal Comune, da presentarsi anche a mezzo PEC.
Intendiamo agevolare le famiglie e le imprese, per quanto possibile, già in difficoltà a causa delle diverse scadenze fiscali, imposte dallo Stato. Perché, al contrario di quanto qualcuno sconsideratamente racconta, noi non siamo dall’altro lato della barricata, ma tra la gente e per la gente e non avremmo alcun motivo per non esserlo”.










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