lunedì 23 settembre 2024


06/09/2009 09:30:40 - Manduria - Politica

Gli apprezzamenti a Gregorio Tarentini: «Non credo che il Parco si possa gestire meglio»

 
«Il Parco archeologico non resterà chiuso neppure per un giorno».
Il sindaco Francesco Massaro fuga ogni dubbio, rassicurando la città.
«L’apertura del Parco è uno dei fiori all’occhielli dell’impegno della mia Amministrazione» ricorda il dott. Massaro. «Tutti ricordano in quali condizioni trovammo la struttura. E quale impegno abbiamo dovuto profondere per venire a capo della querelle giudiziaria che si era innescata. Grazie alla nostra Amministrazione, poi, è stato possibile rilanciare il Parco. Chi, più di noi, quindi, ha dimostrato di tenere al Parco?».
Poi il primo cittadino manduriano si sofferma sulla presa di posizione di Gregorio Tarentini, titolare dell’impresa che, da circa un anno e mezzo, ha in gestione la struttura che ingloba e valorizza le più importanti testimonianze archeologiche della città.
«Faccio una premessa: Gregorio Tarentini ha dimostrato amore e dedizione nella gestione del Parco. Il suo lavoro, sinora, è da esempio per altre strutture, non solo della nostra provincia. La manutenzione è eccellente. Ed ha prodotto i frutti sperati anche l’opera di valorizzazione, considerati i tanti turisti ed i tanti studenti che ha richiamato in questo anno e mezzo. Credo che difficilmente si possa fare meglio di così. Ma…».
Ma?
«Tarentini ha esposto nella sua lettera, in modo garbato e costruttivo, una situazione oggettiva: nonostante il chiacchiericcio di qualcuno che pensa che una struttura archeologica possa consentire chissà quali economie, è innegabile che con i soli biglietti di ingresso che pagano i turisti è impossibile far fronte alle spese di manutenzione e di personale. Comprendo, quindi, la posizione di Gregorio Tarentini, che non può far fronte, da solo, al deficit che si viene a creare dalla gestione. Dobbiamo verificare se, nelle pieghe delle misure a favore di musei e parchi archeologici, sia possibile attingere a finanziamenti. Perché è chiaro che nessuna struttura del genere riesce a chiudere i bilanci neppure in pareggio. Qualcosa, quindi, bisogna prevedere, se davvero si vogliono valorizzare i beni storici ed archeologici della nostra nazione. Una soluzione, comunque, si troverà».
Un incontro fra le parti è imminente.
«Sta seguendo la situazione l’assessore ai Beni Culturali, l’avv. Danilo Brunetti. Posso assicurare che c’è la volontà di raggiungere una intesa, magari su basi diverse rispetto a quella precedente. E posso anche rassicurare tutti che il Parco archeologico continuerà ad essere fruibile, anche in questa fase di rinegoziazione dell’intesa con l’azienda».










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