lunedì 23 settembre 2024


09/09/2009 11:04:26 - Manduria - Politica

Ma Gregorio Tarentini ha responsabilmente deciso di tenere aperta la struttura almeno per un paio di settimane ancora

 
Fumata nera dall’incontro fra l’Amministrazione Comunale e l’azienda manduriana di Gregorio Tarentini, che gestisce, dal febbraio dello scorso anno, il Parco archeologico della civiltà messapica.
Nessuna intesa è scaturita dal colloquio, comunque per certi versi fruttuoso, che c’è stato lunedì scorso. Gli amministratori hanno cercato di venire incontro alle esigenze prospettate dall’azienda, tenendo conto dell’ottima gestione che ha caratterizzato il primo anno e mezzo di presenza, all’interno delle Mura, dell’impresa di Gregorio Tarentini. Ma le offerte del Comune sono state evidentemente ritenute insufficienti dall’azienda manduriana, che peraltro che è anche di fiducia della Soprintendenza Archeologica. Aziende che, responsabilmente, ha però concesso un altro paio di settimane all’Amministrazione, prima di consegnare le chiavi e smobilitare. Un gesto, insomma, che ha impedito, per ora, che il Parco chiudesse i battenti in un periodo in cui vi sono ancora dei turisti.
Sembra che il nodo che non si riesce a sciogliere riguarda le prospettive del Parco: l’Amministrazione vorrebbe concedere un contributo economico, riconoscendo, in tal modo, l’impegno di Gregorio Tarentini; l’azienda, al contrario, bussa su un progetto più complesso ed articolato, che consenta di porre le basi per una crescita del richiamo turistico ancora superiore di questa struttura. Progetto che, chiaramente, comporta investimenti di non poco conto, accanto alle spese (pare stimate intorno alle 50.000 euro) per tenerla pulita tutto l’anno e per garantire anche la presenza delle guide.
Se l’Amministrazione, pare, si sia sforzata anche di verificare la possibilità di abbattere, almeno parzialmente, le spese di gestione della struttura (in questo avanzando delle proposte, respinte dal gestore), Gregorio Tarentini ha parlato un linguaggio differente, sforzandosi di spiegare che occorre andare oltre all’ordinaria amministrazione se realmente si vogliono sfruttare economicamente le potenzialità del Parco.
Il risultato è stato un rinvio dell’incontro. L’Amministrazione cercherà di verificare ancor più analiticamente le possibilità di sostenere l’azienda che gestisce il Parco. Magari (è una nostra proposta) portando in Consiglio la discussione sul futuro della struttura: se davvero si vuole puntare alla sua consacrazione negli itinerari turistici, un adeguato impegno di spesa potrebbe essere assunto con il voto unanime di tutto il massimo consesso elettivo.
Intanto, per un altro paio di settimane, l’apertura del Parco continuerà ad essere garantita da Gregorio Tarentini.










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