domenica 29 settembre 2024


27/03/2014 19:55:56 - Manduria - Attualitą

Una lezione speciale per gli alunni della scuola torricellese

Tante libertà in una matita: libertà di pensiero, liberà di espressione e libertà di utilizzare la satira per “pungere” un comportamento sbagliato o per commentare, con grande incisività, un fatto importante.
Paolo Piccione, vignettista manduriano più volte premiato in Italia e in Francia (in quest’ultima nazione, ha rappresentato i vignettisti della nostra penisola nelle ultime sei edizioni del Salone Internazionale dell’Umorismo) autore di campagna contro il bullismo e la criminalità nel napoletano, ha incontrato gli alunni delle quinte classi della scuola primaria “Pietro Maruggi” (è il plesso di Torricella dell’istituto comprensivo “Del Bene” di Maruggio, diretto dalla preside Maria Maddalena Di Maglie). Nulla, più del disegno, può fare presa in un bambino che frequenta la scuola primaria e, di conseguenza, anche quelli torricellesi (Giulia Caputo, Davide Castellucci, Desirè D’Uggento, Vito Giosafat Ferretti, Leonardo Frascella, Domenico Gianfreda, Abdrea Iezzi, Graziana Lacaita, Luca Lacaita, Asia Lombardi, Giuseppe Lombardi, Mariapia Marinò, Ryan Mezzolla, Nicholas Monaco, Francesca Morrone, Gloria Nocera, Gabriel Pastore, Imma Principale, Angelo Ricca, Anthony Russo, Giulia Spilotros e Cosimo Spilotros), guidati dalla tutor Luisa Cosi, sono rimasti incantati dalla maestria di Paolo e affascinati dal suo modo sempre efficace di comunicare.
«Com’è nata la mia passione? Da bambino avevo, fra i miei miti, quello dell’Uomo Tigre, che disegnavo spesso» ha raccontato Paolo Piccione agli alunni torricellesi. «Da bambini, di solito, si tende a copiare. La fase della creatività, nel disegno, inizia qualche anno più tardi».
A Paolo è iniziata precocemente e, nel corso degli anni, quella che era una semplice passione, si è perfezionata con studi specifici e frequentando corsi per disegnatori. Coltivando questa sua dote, il vignettista manduriano è diventato della delle più apprezzate “matite” pugliesi.
«Nessuno si è mai accorto della mia dote, se non mia madre» ha proseguito Piccione. «Neppure le docenti di Arte mi hanno aiutato: con loro avevo un rapporto conflittuale. Ma io ho perseverato. Anche quando, tanti anni fa, mostrai i lavori ad un personaggio che operava in questo settore, che mi consigliò di lasciar perdere. I riscontri che ho ottenuto nella mia carriera lo hanno smentito…».
Il vignettista manduriano ha poi mostrato alcune sue opere (davvero eccellenti per la cura, quasi maniacale, dei colori e dei particolari) e alcune sue simpatiche vignette.










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