MANDURIA - I tre consiglieri di maggioranza dissidenti si sono dimessi dalle rispettive presidenze delle Commissioni Consiliari

23/04/2014 18:44:49 - Manduria - Politica

Si tratta di Arcangelo Durante, Silvano Trinchera e Marcello Venere

I presidenti di tre Commissioni consiliari (su un totale di sei) si sono dimessi.

Si tratta di Marcello Venere, presidente della prima Commissione consiliare (si occupa di Programmazione, Bilancio, Finanze, Tributi, Contenzioso, Demanio, Beni Patrimoniali e Contratti), di Silvano Trinchera, presidente della seconda Commissione consiliare (si occupa di Urbanistica, Assetto del Territorio, Verde Attrezzato, Edilizia Pubblica e Privata, Trasporti, Viabilità, Parcheggi, Arredo Urbano, Verde Pubblico) e di Arcangelo Durante, presidente della quarta Commissione consiliare (si occupa di Attività Produttive, Agricoltura, Industria, Artigianato, Ecologia, Commercio, Annona e Mercati).

Con questo gesto si acuisce lo strappo fra questi tre consiglieri di maggioranza e l’Amministrazione Comunale. Venere, Durante e Trinchera avevano già abbandonato la seduta del Consiglio Comunale di mercoledì scorso, al termine della discussione delle interrogazioni e delle interpellanze. La loro assenza è poi risultata determinante nella successiva sospensione dei lavori, in quanto, con il contemporaneo abbandono dell’aula dei consiglieri di minoranza, è venuto meno il numero legale dei presenti.

Le dimissioni dall’unica carica amministrativa di cui erano titolari potrebbero avere due significati. Il primo dovrebbe essere legato al fatto che l’Amministrazione vanificherebbe il lavoro delle Commissioni, non dando un seguito agli atti prodotti. Il secondo, invece, crediamo che sia sicuramente politico: Venere, Durante e Trinchera intendono ancora una volta dimostrare il proprio dissenso verso la forma, definita accentratrice, di conduzione dell’Amministrazione Comunale, che lascerebbe ai margini delle decisioni la maggior parte dei consiglieri.

Di certo, il malcontento dei tre consiglieri non potrà più essere ignorato dal sindaco Massafra: se passassero in minoranza, il rapporto fra maggioranza e opposizione diventerebbe di 13 (sindaco compreso) a 11.

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