lunedì 30 settembre 2024


22/09/2009 06:46:26 - Manduria - Attualità

Il comitato, che ha sottoscritto una petizione, minaccia azioni legali qualora vi saranno danni alla salute pubblica

 
«Non vogliamo l’impianto di telefonia mobile nel nostro centro».
Ormai è diventato un refrain: la protesta contro ogni impianto che sorge da parte di quei cittadini che temono gli effetti sulla salute delle onde elettromagnetiche generate dai ripetitori di telefonia mobile. Un nuovo comitato spontaneo di lotta è sorto, nei giorni scorsi, nella frazione di Uggiano Montefusco.
«Qualche anno fa il vicinato ove ora è sorto questo impianto ebbe ad allertare, per le vie brevi, il sindaco e il comando dei Vigili Urbani» è riportato in una lettera, ricca di firme, indirizzata al Commissariato di Polizia, al sindaco e ai consiglieri comunali. «I Vigili Urbani, ad onor del vero, intervennero prontamente, riuscendo a bloccare i lavori di installazione, che, pare, fossero privi di ogni autorizzazione. A distanza di qualche mese, si sono ripresentati ancora gli operai ed anche in questa circostanza è stato provvidenziale l’intervento dei Vigili Urbani. Cosa ben diversa, invece, si è riscontrata ad inizio estate. Tant’è che, sempre da quanto si è appreso, pare che oramai “i giochi erano fatti”. Giova ricordare ai nostri amministratori che, mentre per altri comuni i competenti Tar si sono espressi in maniera contraria all’installazione, pare che la stessa cosa non sia accaduta per il nostro Comune (forse perché non ha neanche pensato di costituirsi?)».
Nella lettera è poi riportato il testo di una notizia che riferisce di una sentenza del Tar che premia gli ecologisti del Comune di Corato.
«Si è inoltre appreso (anche se ancora non abbiamo un riscontro ufficiale a questa notizia) che l’azienda telefonica mobile ha presentato al Comune due richieste di installazione: una per la zona costiera e l’altra appunto per Uggiano Montefusco» continua la lettera. «Mentre per zona costiera pare che vi sia stato immediatamente un diniego, la stessa cosa non è accaduta per Uggiano. Se ciò corrispondesse al vero, vorremmo un autorevole intervento da parte degli organi competenti. Si segnala, altresì, che l’11 settembre scorso, in fase di prova del ripetitore (ciò ci è stato riferito dai tecnici Enel), quasi per l’intera mattinata una zona di Uggiano è rimasta priva di energia elettrica: al momento dell’accensione, infatti, saltavano i fusibili di zona. Per quanto accaduto (interruzione di pubblico servizio senza preavviso e non per cause imprevedibili), ci riserviamo di adire le vie legali per eventuali risarcimenti. In ogni caso, anticipiamo sin da ora che i firmatari del documento si attiveranno al fine di porre in essere tutte le possibili procedure formali per ottenere l’interruzione dei lavori e rammentano che, tra le altre cose, è stato violato il regolamento comunale in materia di installazioni di ripetitori telefonici e che la stessa antenna si trova a pochi metri dall’edificio scolastico che ospita la scuola elementare. Qualora, nonostante il nostro disaccordo, si desse corso al funzionamento del ripetitore telefonico, nell’ipotesi dell’insorgenza di patologie dovute all’esposizione ai campi elettromagnetici, ci riserviamo di adire le vie legali per chiedere il risarcimento dei danni sia ai locatari che a tutti i responsabili, diretti ed indiretti, pubblici o privati».










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