lunedì 23 settembre 2024


07/07/2014 20:42:20 - Manduria - Politica

Altro che impegno comune per risolvere i problemi della città…

La situazione amministrativa continua a precipitare. Sabato sera sono volati gli stracci nella riunione di maggioranza che avrebbe dovuto rappresentare il momento di sintesi prima della nomina della nuova giunta, prevista per la giornata odierna.
Motivi del contendere? Non certamente i programmi amministrativi. Si continua a discutere sulla spartizione della torta assessorile.
Così come avevamo annunciato in tempi non sospetti, la Lista Girardi rischia di pagar dazio al principio della pari dignità che il sindaco Massafra vorrebbe imporre. È l’unica lista che ha due rappresentanti in giunta e, quindi, se, oltre al Centro Democratico, così come auspicato proprio da questo movimento politico, si deve aprire a coloro che vogliono impegnarsi per il bene della città, deve sacrificare un proprio assessore.
Dalla reazione che si è avuta sabato sera, pare che la Lista Girardi non intenda proprio sentire da questo orecchio. E dunque Massafra si ritrova di nuovo ad un bivio: cede alla ferma presa di posizione della Lista Girardi e impedisce al Nuovo Centro Destra (che a quel punto sarebbe stato sedotto e abbandonato, visto che ha già pronta l’indicazione di un assessora tecnica esterna), di entrare in maggioranza? Oppure scarica la Lista Girardi per far accogliere in maggioranza il Nuovo Centro Destra?
Intanto Andrisano, dopo essere uscito da Proposta per Manduria e aver militato per qualche mese in Noi Centro, è ritornato in Proposta per Manduria. Non si conosce, invece, l’appartenenza attuale del presidente del Consiglio, Dimonopoli: fa ancora parte di Noi Centro, oppure si è accasato altrove?
In questa situazione di marasma, Proposta per Manduria vuol cambiare il proprio assessore: fuori Annamaria De Valerio, dentro Francesco Turco, che però sarebbe incompatibile.
Mentre i partiti litigano, la città aspetta le risposte ai tanti problemi che restano sul tappeto. E’ trascorso un anno e, se si esclude il riconoscimento di tantissimi debiti fuori bilancio (si, badi bene: è un atto dovuto) e l’approvazione (molto contestata) del project financing sulla pubblica illuminazione, non si ricordano altri atti di una certa rilevanza dell’attuale Amministrazione. Non possiamo però dimenticare che, in un periodo di spending review (che è la risposta che gli amministratori hanno pronta quando non vogliono aprire i cordoni della borsa…), si sono spesi (solo per restare agli ultimi tempi) quasi 2.000 euro per fare un convegno sui poteri del presidente del Consiglio (saremmo curiosi di capire chi l’ha proposto…), poco meno di 6.000 euro che dovranno servire per rimborsare due operatori commerciali che hanno deciso di ristrutturare il tratto di piazzetta di San Pietro in Bevagna vicina alla loro attività (dunque, chiunque altro è ora legittimato a farlo…), 1.200 euro per finanziare un concerto di chi non ha dichiarato al fisco 700.000 euro e una somma che oscillerà fra i 10 e i 12 mila euro per un’unica serata danzante estiva…
E intanto il livello di gradimento dell’Amministrazione è ormai vicino allo zero…











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