domenica 22 settembre 2024


10/07/2014 08:58:20 - Provincia di Taranto - Cultura

Nuova appuntamento con il ciclo “Cosa c’è di Diverso?” venerdì al Satyrion Jazz Cafè di  Leporano Marina

Protagonista della serata sarà Dante, con una nuova tappa di Lectura Dantis. Le tre classi di allievi del laboratorio di arti sceniche tenuto dall’acting coach Luigi Pignatelli daranno lettura di alcuni canti della Divina Commedia, con particolare attenzione rivolta al cospicuo nucleo di “sodomiti”, presenti tanto nell’Inferno quanto nel Purgatorio. Alcuni spunti di riflessione sono presenti nel saggio «Dante e l’omosessualità. L’amore oltre le fronde» di Aldo Onorati. Il punto di partenza della disamina è il V canto, quello celebre di Paolo e Francesca, i cognati adulteri, che si trovano nel cerchio dei lussuriosi, per fare poi un raffronto sempre più sottile con altri generi di peccatori, giungendo infine ai sodomiti, nel canto XV, dedicato a Brunetto Latini, colui che Dante saluta come uno dei suoi maestri, e il canto XVI che narra dei tre fiorentini protagonisti del medesimo peccato. Nel saggio leggiamo: «Brunetto Latini è fra i sodomiti, ma Dante ben presto lo pone a se stante, lo qualifica indipendentemente dal suo peccato. L’omosessualità del personaggio non inquina la sua grandezza morale. Dante condanna tutti i sodomiti, compresi questi tre e Brunetto Latini, che, però, stima a livello umano. Mentre Dante è turbato dalla realtà commuovente di Paolo e Francesca, nella quale si ritrova in quanto uomo, riguardo i sodomiti, a cui tributa onore assieme a Virgilio, egli è su un piano di lucida considerazione: non è turbato dalla loro storia di omosessuali, che non racconta, bensì dalla durezza della pena, che mette in modo speculare, ancorché separato, coi meriti umani, morali, l’onestà, la lungimiranza del loro agire quando furono vivi.» In altri termini, dalla sottile esegesi dantesca, affiora sempre più un doppio livello di analisi del Poeta, il quale, da una parte, per tutto una serie di peccatori (l’avaro, l’usuraio, il violento, il raggiratore, l’assassino, il negriero, il ladrone…), ritiene che abbiano un «difetto cardinale, che non può essere separato dall’aspetto etico [...] sono perciò peccatori devianti» e, dall’altra, considera diversamente personaggi come Latini, nei confronti del quale nutre una reverenza che va al di là del peccato in sé. Emerge, così, un profilo del Sommo Poeta quale uomo controcorrente per i suoi tempi, anche nei confronti dei sodomiti, suggerendo un aspetto centrale, per lui quanto per il mondo contemporaneo: l’idea, cioè, di non considerare l’omosessualità, o il peccato, come problema ma la moralità in sé, la stessa che, in ultima analisi, fa sì che l’anima venga dannata o salvata.
 
Intervengono i pittori Edgardo Andriani ed Elena Arcadio, la scrittrice Maddalena Costa, la poetessa Rosalia D’Arcangelo. Modera Luigi Pignatelli.
 
L’allestimento scenografico, a cura de Il Salotto delle Muse – Urban Lab, riporta opere fotografiche di Rosa Colacoci, pluripremiata fotografa tarantina, che nella collezione “Canone Inverso” ritrae due ragazzi, uno omosessuale e l’altro eterosessuale, “per comunicare semplicemente che non c’è niente di diverso. Una domanda: ma cosa vuol dire essere diverso? Ah, ho capito! Tu hai una maglietta rossa e io blu!!”.
 
Nel corso dell’incontro socio-culturale si parlerà anche del Social Bridge Project, progetto legato all’accoglienza, al sostegno e all’integrazione degli immigrati e dei richiedenti asilo, promosso da Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto, che vede coinvolte una serie di associazioni nazionali e internazionali e che cerca anche, coerentemente con quanto richiesto da Arcigay nella piattaforma ILGA, di dare un aiuto concreto alle persone omosessuali che fuggono da quelle nazioni in cui il proprio orientamento sessuale le condannerebbe alla pena di morte; della manifestazione ideata da Gianni Liviano e prevista a Taranto per metà luglio, al fine di dare voce ai profughi e ai volontari che tanto stanno adoperandosi nei centri d’accoglienza della nostra città; della Rete Territoriale per l’Integrazione e la Legalità, nata lo scorso anno nell’ambito del workshop Mistrà – Migrant Inclusion Strategies in European Cities, di cui l’Hermes Academy Onlus si fregia di far parte.
 
La partecipazione all’incontro è libera e gratuita.











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