domenica 29 settembre 2024


16/07/2014 10:12:07 - Manduria - Attualità

«Vogliamo solo lavorare, ma il Comune ci riserva aree estremamente periferiche. Rischiamo di non poter pagare le rate del furgone e di essere sfrattati da casa…»

«L’area adiacente alla foce del fiume Chidro non è commercialmente remunerativa e non è neppure attrezzata dal punto di vista igienico».
All’insoddisfazione dei gestori delle attrazioni del luna park, espressa la scorsa estate e ribadita quest’anno (in un caso anche con una protesta plateale a palazzo di città), ora si somma anche quella degli ambulanti che, con i furgoncini attrezzati, vendono panini e bevande. A San Pietro in Bevagna continua a montare il malumore di operatori commerciali a posto fisso (del quale si è fatto interprete il presidente di Confcommercio, Dario Daggiano, nell’intervista pubblicata ieri su queste stesse colonne) e degli ambulanti.
Nell’occhio del ciclone le decisioni adottate dall’Amministrazione, che, con una delibera di Consiglio Comunale, ha deciso di spostare il mercatino serale che si svolgeva nel piazzale antistante l’antico monastero Benedettino nell’area confiscata alla mafia che si trova nei pressi del fiume Chidro. Gran parte degli extracomunitari (alcuni dei quali anche senza licenza), si sono ammassati lungo la via principale di San Pietro, che porta alla rotonda, creando una calca indescrivibile e generando non pochi danni ai commercianti a posto fisso, il cui ingresso al loro punto vendita è a volte quasi completamente sbarrato dagli ambulanti. Accade che gli extracomunitari dormano sotto i loro tavoli espositivi per il timore di trovare l’area occupata da altri il giorno seguente. Non di rado, si verificano anche risse.
«Gli extracomunitari non hanno nulla da perdere. A noi, però, sequestrano il furgone» si sfoga uno dei due ambulanti, che poi esprime le ragioni del proprio malcontento. «Ci hanno “confinato” in un’area che è lontana dal centro, che non attira nessuno. Quest’area non è neppure attrezzata: mancano infatti l’acqua e i bagni pubblici sono rotti e inutilizzabili. Il risultato? Sia noi che i titolari delle attrazioni del luna park siamo ogni sera seduti a guardar le stelle… Nelle migliori delle serate riusciamo a vendere 2 o 3 panini. Naturalmente, siamo costretti a gettare tutte le materie prime che sono deperibili. Non solamente non guadagniamo nulla, ma addirittura perdiamo dei soldi tutte le sere».
Per cercare di vendere qualcosa in più, una sera questo operatore commerciale si era spostato al di fuori del recinto dell’area, lungo la litoranea.
«Sono intervenuti immediatamente i vigili urbani, intimandoci di ritornare nell’area assegnataci e minacciando di elevarci il verbale. Perchè non si interviene anche per gli extracomunitari e per gli altri operatori che si sono rifiutati di venire in quest’area? Perchè per noi di Manduria non si riesce a trovare nessun posto? Noi vogliamo solo lavorare e pagare le tasse. Non stiamo chiedendo sussidi o altro. Ma se il Comune ci nega questa possibilità, non riusciremo a pagare le rate del furgone e andremo anche incontro allo sfratto dalla nostra abitazione. Perché penalizzarci senza una ragione, continuando a favorire altra gente che non è di Manduria?».










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