sabato 28 settembre 2024


19/09/2014 06:29:54 - Manduria - Attualità

L’intervista al presidente del comitato “Pro Giannuzzi”, Giuseppe Dimonopoli

«L’ipotizzata chiusura del Punto Nascite dell’ospedale di Grottaglie e la mancata riattivazione di quello di Manduria penalizzeranno l’utenza di tutto il versante orientale della provincia. Con la differenza che, nei casi di urgenza, i residenti a Grottaglie potranno raggiungere in 10 minuti il capoluogo, mentre i manduriani e, più in generale, l’utenza del versante orientale della provincia impiegano non meno di un’ora per percorrere il tragitto che conduce a Taranto».
Per anni Manduria e Grottaglie hanno condotto una lotta a distanza per cercare di difendere il Punto Nascite dei rispettivi ospedali. Dalle indiscrezioni che filtrano dalla Regione, si profila un’amara beffa: dopo essersi “beccati” a lungo, proprio come i capponi di Renzo, sembrerebbe che, dopo il “taglio” del Punto Nascite di Manduria, la scure si abbatterà presto anche su quello di Grottaglie.
«Da quel che si legge sulla stampa, non è ancora molto chiara l’intenzione della Regione: intende chiudere il Punto Nascite di Grottaglie, senza riaprirlo a Manduria?» si chiede Giuseppe Dimonopoli, presidente del Comitato pro-Giannuzzi. «Se questa è la volontà, il comprensorio di Manduria sarà penalizzato una seconda volta. Quando, a lungo, abbiamo reclamato la riattivazione del Punto Nascite del “Giannuzzi”, anche alla luce dell’inaugurazione della Rianimazione, che avrebbe consentito la sicurezza massima sia per il nascituro, sia per la puerpera, ci è stato sempre replicato che il polo sanitario orientale disponeva del servizio, allocato, appunto, a Grottaglie.
Siamo stati comunque critici verso quella decisione, per i motivi ben noti: oltre alla presenza della Rianimazione a Manduria, occorreva tener presente la difficoltà di comunicazione viaria fra la nostra città e il capoluogo di provincia. Ma nessuno ci ha mai dato ascolto. Anche nel corso della visita di qualche mese fa, l’allora assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, preferì non sbilanciarsi su questa nostra rivendicazione».
Ora si vorrebbe eliminare dalla rete dei Punti Nascite anche quello di Grottaglie.
«Avevamo a più riprese espresso un certo realistico scetticismo sulle sorti dell’ospedale di Grottaglie. Da quello che leggiamo negli ultimi giorni (si vorrebbe chiudere anche Ostetricia), il destino non sembra molto felice. Ma il problema è un altro» continua Giuseppe Dimonopoli. «Ora che Grottaglie è stato accorpato all’ospedale centrale di Taranto, si vorrebbe privare tutto il versante orientale della provincia di un Punto Nascite? Si intenderebbe, ovvero, lasciare attivi solo i Punti Nascite della città di Taranto e di Martina Franca, oltre a quello della struttura privata?
Siamo estremamente critici verso questi tagli che rispondono solo alla logica del risparmio economico, ma che continuano a privare i cittadini di servizi essenziali, in particolare quelli del settore della sanità. Se il “Giannuzzi” è l’ospedale di riferimento di tutto il polo orientale della provincia, non può essere privato ancora del proprio Punto Nascite».










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