lunedì 23 settembre 2024


21/10/2014 18:45:48 - Maruggio - Attualità

L’iniziativa promossa con l’obiettivo di raccogliere proposte utili per avviare una nuova stagione di lotta alle infiltrazioni mafiose, in difesa dell’economia nazionale

Il presidente dell’associazione antiracket-antiusura di Maruggio, Erminio Marsella (che vediamo nella foto insieme al commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, il Prefetto Santi Giuffrè), ha partecipato, a Roma, all’assemblea nazionale di “SOS Impresa-Rete per la legalità”, promossa con l’obiettivo di raccogliere proposte utili per avviare una nuova stagione di lotta alle infiltrazioni mafiose, in difesa dell’economia nazionale.
Dopo l’uccisione di Libero Grassi, il movimento antiracket e antiusura si è esteso su tutto il territorio nazionale perché ci si è resi conto che bisognava puntare su un’azione collettiva.
Da questa nuova consapevolezza è nato un vero e proprio movimento di liberazione, confluito nella costituzione nel 2010 della “Rete per la Legalità”, composta da associazioni e fondazioni no profit che perseguono lo scopo di liberare il mercato dai condizionamenti criminali e creare una rete sociale in cui i soggetti vessati dal ricatto criminale ricevono il sostegno di altri commercianti ed imprenditori.
«I due pilastri su cui si fonda l’azione collettiva del movimento sono risarcimento e solidarietà» si legge in una nota dell’associazione antiracket-antiusura di Maruggio. «Da un lato, quindi, si esercita pressione sullo Stato per ottenere l’istituzione di fondi nazionali per indennizzare il danno subito, dall’altra le associazioni si specializzano nell’assistenza delle vittime, sia in fase di denuncia che in fase processuale. Se ne deduce che la denuncia della vittima diventa fondamentale per intraprendere un’azione volta al riconoscimento dei danni prodotti dal racket e dall’usura. Sicchè appare di primaria importanza valorizzare il coraggio della denuncia e rompere quell’intimidazione ambientale che attanaglia gli imprenditori che si sono opposti».
I tempi sono maturi per l’istituzione di una scuola nazionale per la formazione degli operatori delle associazioni e delle fondazioni. Scuola che dovrebbe formare i volontari per renderli in grado di accompagnare la vittima in tutte le fasi del suo percorso di rinascita civile, aiutandola a convertire l’indennizzo in un investimento economico che riafferma il ruolo predominante dello Stato e della società civile sulle organizzazioni criminali.











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