domenica 22 settembre 2024
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I danni alla sua auto, una Jaguar acquistata un paio di anni fa, sono contenuti. E questo grazie alla prontezza del suo proprietario, il sindaco di Maruggio, dott. Alberto Chimienti, e delle infermiere del suo studio dentistico, in via Lizio Idomeneo, a Manduria..
«Mancavano pochi minuti alle 19» ricorda il dott. Chimienti. «Avevo appena terminato di servire una mia paziente e, in attesa di quella successiva, ero seduto alla scrivania. Parlavo al telefono, quando abbiamo sentito un rumore che proveniva dall’esterno. La mia infermiera si è affacciata alla finestra ed ha notato le fiamme che stavano iniziando ad avvolgere la zona inferiore della mia auto. Siamo subito intervenuti, riuscendo a spegnere l’incendio con gli estintori del mio studio. Poi sono arrivati anche i Vigili del Fuoco. I danni? Sono da valutare. L'auto si mette in moto, ma è inutilizzabile in quanto, ad esempio, il sistema frenante ABS è danneggiato. Poiché l'incendio si è sviluppato sotto l’auto, occorre verificare quali e quanti pezzi che si trovano nella parte inferiore e sottostante sono stati interessati dalle fiamme. Una cosa è certa: senza il nostro tempestivo intervento, l’incendio si sarebbe potuto propagare non solo alle auto parcheggiate accanto, ma anche alla cabina del metano che si trova all'interno del recinto della scuola “Marugj”, quindi a pochi metri dalla mia automobile».
Quale matrice ha questo episodio? Ha finalità intimidatorie collegate all'attività amministrativa del sindaco Chimienti? E, in questo caso, perché l'attentato è stato compiuto a Manduria e non a Maruggio? Oppure è legato all'attività professionale?
«Al momento non ci sono certezze» è la risposta del dott. Chimienti, 53 anni, esponente di Forza Italia prima e della Casa delle Libertà poi, prima vice sindaco e, nell'ultima legislatura, sindaco di Maruggio. «Speriamo si possano ottenere delle risposte attraverso le indagini delle forze dell’ordine, che intanto stanno controllando se, nella zona, esistano delle telecamere a circuito chiuso. Un testimone ha riferito di aver visto scappare due ragazzi, con giubbotti di colore olivastro. I Vigili del Fuoco, invece, non hanno trovato “tracce di dolo”. E loro intendono per tracce di dolo le taniche o altri contenitori di liquido infiammabile, che sarà stato versato per appiccare il fuoco. Francamente ho qualche perplessità sul fatto che un auto, quasi nuova, ferma da circa tre ore, possa essersi incendiata da sola...».
Incalzato dalle domande delle forze dell'ordine, il dott. Chimienti ha fatto mente locale su minacce ricevute nel passato.
«In passato qualcuno mi ha rivolto delle minacce per questioni amministrative. Anche in Comune. Ora bisogna capire, però, se davvero quelle sono le piste giuste per venire a capo del caso».
Se i danni all'auto non sono stati ingentissimi, l’episodio ha invece scosso non poco il sindaco Alberto Chimienti e provato il suo entusiasmo nel percorso politico. Peraltro, in primavera sono in programma le elezioni amministrative e Chimienti, in qualità di sindaco uscente, dovrebbe essere il candidato naturale del centrodestra.
«Questo episodio ha amplificato i miei dubbi sulla decisione di ricandidarmi» ammette il dott. Chimienti. «Molte volte mi chiedo a cosa serve stare in prima fila per battersi per il bene della comunità, quando, ad esempio, alcune istituzioni, proprio recentemente, hanno preferito difendere le posizioni di pochi privati, a rischio di far saltare un investimento pubblico di un milione e 750.000 euro per cinque comuni per lo sviluppo del turismo. Progetto ponte verso un finanziamento successivo di altri 5 milioni di euro. Tante cose portano a disincentivare l'amministratore onesto. Non è un caso che tanti sindaci della provincia debbano subire atti intimidatori. Qui in Italia, nel sud in particolare, siamo lontani anni luce dalla dimostrazione di civiltà che ha dato, negli Usa, McCain, il quale, dopo aver accertato la sua sconfitta, ha teso le mani ad Obama, offrendogli collaborazione..».
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