sabato 28 settembre 2024


07/11/2014 20:08:11 - Manduria - Attualità

La seduta potrebbe svolgersi il 21 novembre

E’ stata depositata venerdì scorso la richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la revoca del progetto finanziario sulla pubblica illuminazione, approvato con delibera di giunta il 19 agosto dello scorso anno e adottato dall’Amministrazione attraverso il piano delle opere pubbliche nel dicembre del 2013.
A sottoscrivere questa richiesta ben 12 consiglieri comunali, su un plenum di 24 (cui va poi aggiunto il sindaco). La metà di questi consiglieri fa parte della maggioranza: l’intero gruppo di “Noi Centro” (Marcello Venere, Silvano Trinchera e Vincenzo Pisconti), il gruppo di “Proposta per Manduria” (Enzo Andrisano e Mimmo Maggi) e l’indipendente Marco Barbieri. Gli altri sei costituiscono l’attuale opposizione: Luigi Morgante, primo firmatario della richiesta (Forza Italia), Maria Grazia Cascarano e Amleto Della Rocca (Pd), Francesco Ferretti e Vincenzo Dimitri (Lista Schittulli) e l’indipendente Arcangelo Durante.
Ora è compito del presidente del Consiglio Comunale, Nicola Dimonopoli, convocare la delicata seduta. Le sorti del progetto (e, secondo molti, anche dell’intera Amministrazione) sono legate alla decisione dei quattro consiglieri dei due gruppi che, sino al luglio scorso, erano seduti fra i banchi della minoranza. Quando il progetto fu esaminato una prima volta dal consesso elettivo, il Nuovo Centro Destra e il Centro Democratico manifestarono la propria contrarietà ad alcune condizioni contenute dal progetto finanziario. La più discussa delle quali è sicuramente quella della durata del contratto che legherebbe l’Amministrazione alla ditta che andrà a realizzarlo: ben trenta anni.
Quali posizioni assumeranno ora questi quattro consiglieri? Saranno coerenti con la posizione precedentemente espressa in Consiglio? Oppure cambieranno idea e si dichiareranno d’accordo con i contenuti del progetto finanziario?
Sarà sufficiente che almeno due dei quattro consiglieri in questione decidano di restare coerenti con la posizione assunta prima dell’estate affinchè sia bocciato, questa volta definitivamente, tutto l’iter del progetto, che da sempre ha incontrato forti resistenze all’interno e all’esterno dell’Amministrazione.
In tal caso, i già attuali precari equilibri della maggioranza rischierebbero di saltare definitivamente. La reazione della Lista Girardi, il movimento che più di altri ha difeso il progetto, non tarderebbe a farsi sentire. Non sarebbero da escludere, a quel punto, gravi ripercussioni sulla tenuta dell’intera maggioranza.











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