lunedě 23 settembre 2024


12/11/2014 08:10:05 - Manduria - Politica

All’ordine del giorno la richiesta di revoca del project financing e la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale dovrebbe tornare a riunirsi venerdì 21 novembre. Anche se non è ancora ufficiale, pare che su questa data sia stata trovata una convergenza da parte di tutti i capigruppo consiliari e che in queste ore il presidente dell’assise, Nicola Dimonopoli, dovrebbe formulare e far partire l’ordine del giorno.
Non sarà una seduta come tutte le altre. In agenda, infatti, dovrebbero esserci due argomenti estremamente delicati: la richiesta di revoca del project financing sulla pubblica illuminazione, sottoscritta da 12 consiglieri su un plenum di 24, sindaco escluso, e la mozione di sfiducia che una decina di consiglieri (anche questa volta in forma trasversale), hanno rivolto al presidente del Consiglio Comunale.
Entrambi gli argomenti potrebbero avere dei riflessi diretti sulla tenuta della coalizione di maggioranza.
Per il project financing, in teoria, a coalizione di maggioranza (o, meglio, ciò che resta di essa) potrebbe contare su 13 voti (quello del sindaco compreso). Si vocifera, però, che qualche consigliere, per evitare di incappare in un atto di incoerenza che non sarebbe compreso dalla città (ha già espresso la propria contrarietà al progetto prima dell’estate, quando faceva parte della minoranza), potrebbe non prender parte ai lavori del consesso.
Se queste voci corrispondessero a realtà e, peraltro, se tutti i 12 consiglieri che hanno sottoscritto la richiesta di revoca del progetto finanziario saranno presenti, l’Amministrazione sarebbe condannata alla capitolazione. La bocciatura del progetto, poi, non mancherebbe di avere dei contraccolpi, secondo alcuni fatali, all’interno della maggioranza stessa.
Sempre secondo queste voci, proprio per evitare di subire lo smacco politico, la coalizione di maggioranza avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di ritirare il progetto, per poi riproporlo tenendo conto delle correzioni che da più parti vengono richieste.
Non meno delicato è l’altro argomento che dovrebbe essere iscritto all’ordine del giorno: la sfiducia che una decina di consiglieri comunali (sia di maggioranza, che di minoranza) hanno rivolto al presidente del Consiglio Comunale. Poiché la votazione, in questi casi, è a scrutinio segreto, dalle urne potrebbe scaturire la sorpresa dell’approvazione della sfiducia, che porterebbe Dimonopoli alla decadenza dalla carica e al suo ritorno al ruolo elettivo di consigliere comunale.
Anche in questo caso non mancherebbero i riflessi sulla maggioranza: Dimonopoli, infatti, accetterebbe senza batter ciglia questo smacco?











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