MANDURIA - �Coloro che osteggiano questa Amministrazione non sono animati da nobili intenti e se ne fregano dei rischi di un nuovo commissariamento�

09/01/2015 20:15:45 - Manduria - Politica

Dal proprio profilo facebook, il sindaco continua a difendere l’operato della propria Amministrazione

«Coloro che osteggiano questa Amministrazione non

sono animati da nobili intenti e se ne fregano dei rischi di un nuovo commissariamento: se così non fosse non sarebbero fallite quattro amministrazioni di fila, di centro destra e di centro sinistra indifferentemente, lasciandoci in mano una città piena solo di debiti».

Il sindaco Roberto Massafra continua a difendere l’operato della propria Amministrazione. Affidando le riflessioni al proprio profilo di facebook, il sindaco sventola ancora lo spettro del commissariamento per cercare di smontare le tesi di chi propende per lo scioglimento del Consiglio.

«La responsabilità non è solo dei politici, in carica o trapassati: ad alcuni di questi si aggiungono funzionari della pubblica amministrazione, professionisti, imprenditori e faccendieri vari, un grande partito trasversale che si compatta ogni qualvolta qualcuno tenti di cambiare il destino di questa città» ribatte Massafra. «Non a caso i “mal di pancia” si sono accentuati quando si è capito che facevamo sul serio».

Massafra continua a vedere nemici dappertutto, forse non accorgendosi che alla base di tutti i problemi della propria coalizione vi sono i continui conflitti interni e l’assoluta mancanza di armonia, che sinora non hanno prodotto nulla (o poco) di buono.

«Qualcuno mi suggerisce di azzerare la giunta o di presentare dimissioni tecniche, per consentire un rimescolamento di carte e per trovare un equilibrio più stabile. Ma a che pro?» si chiede il sindaco. «Ho già fatto un’operazione di questo genere e, proprio in considerazione dei grandi e gravi problemi che attanagliano la città, ho ricercato la collaborazione attiva di tutte le forze politiche presenti in Consiglio.

La verità è che molti non riescono a mettere da parte rancori e personalismi e, anziché “proporre” e “collaborare”, preferiscono offendere, insinuare, omologarsi al pettegolezzo più becero. Non sanno niente della macchina amministrativa, non hanno nessuna idea su come risolvere i problemi, sfugge loro il valore etico di un impegno politico che, proprio perché non di professione, è garanzia di spirito di servizio, trasparenza, moralità. C’è ancora qualcuno convinto che questa città possa essere governata meglio da donne o uomini senza un “perché”, da rampanti che utilizzano la politica come scorciatoia per arrampicarsi nella scala sociale. E io sono contento che tutti costoro vedano in me il nemico da abbattere. Fino a poche settimane fa lo era anche il sindaco di Roma Marino, ma adesso lo osannano a salvatore della Patria. Per il bene di Manduria, mi auguro che non si arrivi a tanto!».

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