sabato 28 settembre 2024


16/01/2015 08:55:43 - Manduria - Attualitą

Ecco cosa è riportato nella mozione di sfiducia

Un altro nodo che resta al pettine ormai da mesi è quello della riorganizzazione delle Commissioni Consiliari alla luce dei tanti cambiamenti di casacca che si sono registrati in questo primo anno e mezzo di consiliatura.
“E’ risaputo da più parti lo stato di immobilismo in cui si trovano le Commissioni Consiliari che, ormai da troppi mesi, non vanno a riunirsi, malgrado i numerosi argomenti di loro competenza da portare in Consiglio Comunale” si legge nella mozione di sfiducia dei nove consiglieri. “Nel corso degli ultimi dieci mesi, i presidenti di quattro delle sei Commissioni Consiliari si sono dimessi tutti, ma non sono stati ancora sostituiti e quelli ancora in carica non convocano mai le rispettive commissioni, gettando l’Ente nell’immobilismo più totale.
Di tutto ciò il presidente Dimonopoli sembra non essere assolutamente parte in causa, non avendo assunto alcun provvedimento che possa porre fine a questo stato di cose.
Tale situazione è supportata dalla irritualità con cui, in quelle poche circostanze che si sono riunite, le Commissioni sono state convocate dal segretario generale dell’Ente o dai rispettivi segretari delle stesse.
A questo si somma un atteggiamento improprio, registrato all’inizio della consiliatura (maggio 2013 – dicembre 2013), allorquando il presidente Dimonopoli ha consentito, malgrado i numerosi appelli a una maggiore attenzione, la convocazione di Commissioni Consiliari che andavano a affrontare argomenti di assoluta estraneità al Consiglio Comunale e, conseguentemente, anche alle stesse Commissioni.
Tale situazione, che ribadiamo è stata condannata nel corso di questi mesi, non solo deviava dal reale compito istituzionale delle Commissioni, ma, fatto ancor più grave, creava danno erariale a carico dell’intera collettività manduriana, a causa dei rimborsi finanziari che il Comune era costretto a elargire ai consiglieri interessati e ai loro datori di lavoro, nel caso di aziende private, a cui gli stessi consiglieri presentavano giustificazione di assenza.
Un esempio dello stallo in cui versano le Commissioni Consiliari oggi è rappresentato dal fatto che si è approvato il nuovo Statuto dell’Ente, mentre si fa riferimento ai vecchi regolamenti sulle sedute di Consiglio Comunale e delle Commissioni.
Ad oggi il presidente Dimonopoli si ostina a convocare le Commissioni Consiliari direttamente, incurante della sua incompatibilità in tal senso e incapace di far ristabilire l’ordine all’interno delle stesse, non consentendo l’elezione dei nuovi presidenti”.

 

 

 

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