lunedì 23 settembre 2024


18/01/2015 19:08:06 - Sava - Attualità

Il consigliere di minoranza contesta la mancata applicazione delle normative in materia

Il consigliere comunale Ivano Decataldo chiede al sindaco Dario Iaia l’annullamento in autotutela degli accertamenti presunti della Tarsu relativa agli anni 2009 e 2010.
«Si tratta di un’incresciosa situazione: numerose sono le segnalazioni di errori, che poi vengono riscontrati» sostiene il rappresentante del Laboratorio Politico per l’Alternativa. «Non elencheremo tutte le difficoltà e i costi che i cittadini si sono dovuti ritrovare a fronteggiare in periodo di festività e ai disagi saranno costretti a vivere nelle queste prossime settimane per dimostrare il contrario di ciò che è riportato in moltissimi di quegli accertamenti.
Siamo costretti a formulare formale richiesta di annullamento di tutti gli atti poiché appare illegittimo il presupposto normativo su cui si basano».
Decataldo indica poi una serie di normative che disciplinano le verifiche le presunte difformità di dichiarazione (ad esempio superfici minori rispetto a quelle reali, al fine di pagare un’imposta inferiore).
«Non risulta allo scrivente che siano state formulate richieste ai cittadini o integrazioni documentali, successivamente rimaste inevase, cosi come previsto dalla legge. Altresì non risulta nessuna comunicazione ai contribuenti che preannunciasse un sopralluogo per gli opportuni rilievi del caso e la misura delle superfici.
Non rilevando alcuna forma di “mancata o scarsa collaborazione” da parte dei contribuenti, si resta esterrefatti dell’eccessivo utilizzo della forma procedurale secondo la quale “l’accertamento può essere effettuato in base a presunzioni semplici”, richiamato su gran parte degli accertamenti ricevuti dai cittadini savesi».

 

 

 

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