sabato 28 settembre 2024


21/03/2015 13:31:18 - Manduria - Attualitą

Malati di gioco, con la complicità dello Stato

La ludopatia è stata definita la piaga sociale del XXI secolo: sempre più persone, di ogni età, si fanno assorbire dal vortice del gioco compulsivo e, per loro, si apre un vero e proprio dramma, che porta a dissipare patrimonio e alla disgregazione dei nuclei familiari. Piaga che si è acuita con l’evoluzione della tecnologia e con l’introduzione di nuove forme di gioco online. Di solito, la consapevolezza che un genitore, un coniuge o un figlio è caduto nella trappola del giorno arriva solo quando, ormai, il “danno” è fatto.
Malattia che non risparmia neppure i giovani, attratti dal miraggio di poter guadagnare dei soldi senza sudare: chi tenta la “fortuna” alle slot machine, chi spera di essere baciato dalla dea bendata attraverso il “gratta e vinci”, chi crede di sbancare i centri per le scommesse sugli eventi sportivi. In realtà, tutti sono destinati a sperperare il proprio denaro o quello della propria famiglia e a doversi confrontare con una malattia per la quale non esiste un antidoto: si può solo convivere, senza avere una certezza di poter guarire definitivamente.
Proprio partendo da questa consapevolezza, nei giorni scorsi l’istituto comprensivo “Prudenzano” ha promosso un incontro fra i propri ragazzi della scuola secondaria di primo grado e i rappresentanti dell’associazione “Giocatori Anonimi” di Taranto. Insieme a loro, a Manduria sono arrivati anche i rappresentanti dell’associazione “Gam Anon”, che raggruppa i familiari dei giocatori compulsivi.
Nei loro interventi, i rappresentanti dei “Giocatori Anonimi”, raccontando le proprie esperienze o quelle di altri associati, hanno messo in guardia di ragazzi dal gioco e dal mito che si può “vincere facile”. A vincere, quasi sempre, sono i proprietari delle macchinette e lo Stato, che trattiene delle percentuali degli introiti di alcuni giochi.
Tutti i giocatori patologici mettono in conto le recidive e provano a conviverci, a superarle. Ad abbatterle con l’aiuto degli altri. E’ proprio questa la filosofia dell’associazione “Giocatori Anonimi”, che si basa sull’aiuto reciproco in quello che diventa un percorso comune.
Fondamentale è anche l’aiuto dei familiari, riuniti nell’associazione “Gam Anon”, il cui simbolo è un’àncora: questo sono le mogli, le figlie, le sorelle per molti giocatori. Un’àncora di salvezza, stimolo e incoraggiamento per chi decide di provare a cambiare vita.
E i giorni o i mesi di astinenza (o di sobrietà, come la chiamano loro), costituiscono già un successo.

 

 

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E’ in rete la quinta puntata del “Prudenzano News”
“L’incontro con la sezione di Manduria dell’Associazione Nazionale Bersaglieri


http://www.manduriaoggi.it/cs/?id=5











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