L’intervento di Confcommercio
Mancano poche ore dalla tre giorni dedicata ai riti più importanti e sentiti della fede e della religiosità popolare tarantina. La macchina organizzativa è ormai pronta a mettere in moto il complesso apparato delle due processioni del giovedì e del venerdì santo, che quest’anno avranno come principale palcoscenico la Città Vecchia. La decisione di riportare i Riti della Settimana Santa nel’Isola è certamente interessante sotto il profilo socio-culturale e turistico, ma nel contempo desta preoccupazione.
La sicurezza, l’abusivismo commerciale, il degrado urbano sono i tre aspetti in merito ai quali Confcommercio, in un incontro con il questore Enzo Mangini, chiederà di conoscere il piano di interventi programmati per evitare che l’immagine di Taranto venga offuscata da situazioni derivate da un non adeguato controllo del territorio, come purtroppo già accade in occasione delle manifestazioni organizzate in Città Vecchia nel periodo estivo.
Vi è il concreto timore che l’Isola si trasformi in una sorta di zona franca dell’abusivismo e che l’illegalità ed la mancanza di decoro prenda il sopravvento, in netto contrasto con la compostezza che solitamente caratterizza i Riti tarantini. La novità della processione del Venerdì Santo nell’Isola attrarrà molta gente anche dai comuni della provincia, in aggiunta ai turisti che ogni anno solitamente giungono a Taranto per assistere ai Riti, pertanto sarà determinante attivarsi per impedire che le attività abusive di somministrazione di bevande e di cibo non alterino l’immagine delle processioni, trasformandole in una sorta di sagra della salsiccia e dei misteri.
Si ha inoltre notizia che i fornelli improvvisati sarebbero già pronti per essere collocati poco distante (al Lungomare posti già prenotati) dal percorso delle processioni per soddisfare la fame, e forse anche la sete, dei cittadini e dei turisti. Una circostanza che se dovesse concretamente verificarsi determinerebbe – lo ripetiamo- un danno per l’immagine turistica della città, andando a contaminare la bellezza dei Riti in parte dovuta alla atmosfera di sacralità e devozione, nella quale si sono sempre svolti.
L’appello dunque alle Forze dell’Ordine tutte, perché ciò non avvenga e perché si profonda il massimo impegno per proteggere i Riti da una contaminazione e da un involgarimento che farebbe male ad una città che non può permettersi ulteriori colpi. I Riti della Settimana Santa rappresentano un’occasione per Taranto per proporsi al meglio e per far conoscere il volto di una città che vuole rinascere dopo la vicenda ILVA, e scrollarsi di dosso la negatività di una campagna mediatica turisticamente denigratoria.
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E’ in rete la sesta puntata del “Prudenzano News”
“Miki Formisano, un uomo in un corpo di donna con una storia da raccontare”