sabato 28 settembre 2024


07/04/2015 16:24:43 - Manduria - Attualità

A sostenerlo è il movimento “Giovani per Manduria”, che, in una nota, richiama l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sull’inefficienza del servizio e propone una serie di interventi migliorativi

 
«Il trasporto pubblico a Manduria? E’ una occasione persa!».
A sostenerlo è il movimento “Giovani per Manduria”, che, in una nota, richiama l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sull’inefficienza del servizio e propone una serie di interventi migliorativi.
«Abbiamo condotto una indagine nelle settimane precedenti, che conferma lo scarso utilizzo di tale servizio e spiega le principali problematiche legate al suo utilizzo, proponendo alcune soluzioni» sostiene “Giovani per Manduria. «Questo servizio costa circa un milione di euro, di cui circa 200mila sono a carico del Comune. Un costo troppo esoso se paragonato ad una gestione che fa acqua da tutte le parti e fa di questo servizio uno spreco di denaro pubblico e insieme, una opportunità persa per il nostro territorio».
Il riferimento del movimento è ai problemi legati alla viabilità, alle poche aree di parcheggio nel centro della città, nonché alla carenza di corse da e verso la litoranea nel periodo estivo o all’assenza totale di bus navetta che aiutino i turisti a raggiungere i principali itinerari turistici del territorio come il Parco Archeologico o alle Riserve Naturali.
«Abbiamo testato personalmente il servizio, salendo su tutte le corse disponibili, notando che la metà di esse (quelle dirette ai quartieri periferici di Barci e contrada Cittu Cittu) sono utilizzate da meno di 10 persone al giorno e per giunta, non esiste alcun controllo» prosegue “Giovani per Manduria”. «Sono invece abbastanza utilizzate quelle dirette ad Uggiano e verso la litoranea.
Incentivare l’utilizzo di tale servizio potrebbe servire a ridurre il traffico nel centro e magari a realizzare una zona interamente pedonale. Ma questo è possibile solo attraverso una riorganizzazione totale del servizio, che passi anche da un processo di innovazione.
Una persona che usa per la prima volta il trasporto pubblico oggi non sa dove acquistare il biglietto, quali sono le corse disponibili, dove si effettuano le fermate.
È possibile pensare ad una riduzione delle corse linee poco utilizzate a beneficio di un potenziamento delle corse dirette alla litoranea? È possibile ancora prevedere delle corse speciali che conducano i turisti presso le principali mete turistiche del nostro territorio, magari vendendo un pacchetto completo che consenta al turista di raggiungere il Parco Archeologico, effettuare una visita guidata e magari concludere la giornata con una degustazione all'interno di una cantina vinicola?
Tutto questo è possibile, non è utopia. Tutto questo significa civiltà e sviluppo. Ma chi ci pensa?».

 

 

 

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