mercoledì 25 settembre 2024


01/05/2015 08:45:11 - Salento - Attualità

Un ferito e un denunciato, entrambi di Grottaglie

Risse, litigi, alcool ed eccessi. Con un ricovero in ospedale e un giovane denunciato per lesioni gravi. La “Giornata dell’Arte”, svoltasi presso la villa Comunale di Francavilla Fontana, assumerebbe così le caratteristiche di un “Rave party”, per quanto autorizzato, piuttosto che quelle di un evento organizzato dalle scuole e dedicato, appunto, alla cultura. Cultura, se mai, di genere.
Un po’ pulp, un po’ techno. Un po’ “Fight Club”, se è vero che un giovane 20enne di Grottaglie si è persino ritrovato al pronto soccorso a margine di un pugno in testa ricevuto dal suo rivale in amore, coetaneo anche lui di Grottaglie e ora denunciato a piede libero dai carabinieri della stazione guidata dal luogotenente Giuseppe Demitri. Eppure, sono tante le cose a non quadrare. Dal “biglietto” di ingresso, 5 euro, sino alla presenza di vino e alcolici. E chissà cos’altro. I fatti, come detto, lo scorso venerdì. Dal mattino fino al tramonto, e pure oltre, la presenza dei ragazzi all’interno dei giardini pubblici era attestata, prima ancora che da un parere favorevole della commissione pubblico spettacolo, dai groove di basso sprigionati dal potente impianto installato. Quando si dice, “entrare a casa delle persone”. Ecco, proprio così. Ma il vero spettacolo lo si è vissuto all’interno della villa dove, tra esibizioni canore e dj set di livello, artisti e non si sono dati ai già citati eccessi. Qualche foto “rubata” testimonia la strenua resistenza della tradizionale pratica di riempire le bottiglie d’acqua con alcolici e vino rosso. Ed è in questo clima di festa che, verso fine giornata, si è passati alle mani. Una rissa che ha avuto per protagonisti due ventenni di Grottaglie e una ragazza contesa.
È finita a spintoni e pugni in faccia, con un ragazzo disteso a terra e soccorso da un’ambulanza del 118. Ai medici del “Dario Camberlingo” racconterà di essere caduto nell’anfiteatro. In realtà, secondo quanto accertato dai carabinieri, la singolar tenzone tra i ragazzi ha avuto un “vincitore”, poi denunciato a piede libero per lesioni aggravate. Allo “sfidante” 30 giorni di prognosi. Un bilancio impietoso che, se da un lato giustifica la decisione di non concedere l’autorizzazione all’evento presa lo scorso anno dal commissario Maria Rita Iaculli, dall’altro amareggia l’assessore alla cultura Anna Maria Padula, che agli studenti aveva concesso, oltre ai permessi, tanta fiducia. «Sono molto amareggiata per la piega che ha preso la manifestazione – dichiara – ma sono disposta a mettere la mano sul fuoco riguardo la correttezza e l’educazione degli organizzatori: diciamo che le cose non sono andate proprio come dovevano a causa di alcuni ragazzi, i quali hanno dimostrato di non sapersi comportare in modo civili».










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