lunedì 23 settembre 2024


17/05/2015 11:04:30 - Sava - Attualità

«Non ho davvero parole per esprimere la rabbia, l’impotenza, la frustrazione, nel vedere oltre 55.000 euro di arredi in uno stato di abbandono, probabilmente inutilizzabili fino all’apertura della struttura, costata 450.000 euro. Ora ci vorranno altri 85.000 euro per ripristinare la struttura soggetta a incuria, abbandono e atti vandalici»

 
Il consigliere comunale Ivano Decataldo torna a parlare del centro “Dopo di noi”, concepito come luogo di ricovero per i diversamente abili gravi, voluto dalle famiglie savesi e realizzato, ma mai entrato in funzione, anche grazie a numerose donazioni.
«L’altro ieri c’è stato, su mia proposta (in qualità di presidente della commissione consiliare che si occupa di Politiche Sociali), un sopralluogo, al quale hanno partecipato i consiglieri delle commissioni “Politiche Sociali” e “Lavori Pubblici”, quest’ultima presieduta da Arturo Decataldo. Nonché gli assessori Calasso e Saracino» fa presente Ivano Decataldo.
«È possibile che è stata necessaria la mia denuncia pubblica affinchè qualcuno si recasse sul posto per tagliare l’erba e ripulire l’area qualche ora prima del sopralluogo?
Si sostiene che ci fosse la vigilanza, ma sul preventivo dell’istituto non era presente il centro “Dopo di noi”. Eppure la struttura è dotata di impianto d’allarme. Ma che era spento al momento del furto. Come mai? Mi rispondono che non c’era energia elettrica
L’impianto elettrico è da rifare, la struttura anche, intanto i disabili gravi sono sempre più soli, le famiglie sempre più abbandonate, gli operatori socio sanitari sempre più disoccupati..».

 

 

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