lunedì 23 settembre 2024


16/06/2015 11:37:59 - Maruggio - Attualità

La spiaggia dell’area orientale della provincia di Taranto spera di trasformarsi anche quest’anno in una nursery per le piccole tartarughe marine della specie “Caretta Caretta”

 
Due mesi interi di monitoraggio in circa dieci chilometri di costa (da località Piri Piri a Torre Borraco), nella speranza di individuare per tempo un nido di tartaruga marina, per poi poterlo tutelare con tutti gli accorgimenti necessari sino alla schiusa delle uova.
La spiaggia dell’area orientale della provincia di Taranto spera di trasformarsi anche quest’anno in una nursery per le piccole tartarughe marine della specie “Caretta Caretta”. I precedenti del 2011 (dal quale nacquero ben 33 piccole tartarughe che, una volta fatto capolino dalle uova, scortate da tanti volontari e seguendo l’istinto, raggiunsero velocemente il mare) e quello del 2014 (la segnalazione tardiva del nido compromise l’integrità delle tante uova deposte) non sono state sicuramente casuali. Si spera, allora, che lo splendido litorale sabbioso di questa zona possa essere ancora una volta meta di altre nidificazioni.
Con il progetto “Turtles Guardians”, che entra nella terza fase, quella esecutiva, si prepara una degna accoglienza a questa specie che rischia l’estinzione. Da sabato scorso e sino al prossimo 10 agosto, ogni mattina, a partire dalle 6, due squadre di universitari, appositamente formati, esamineranno, palmo a palmo, due tratti di costa, alla ricerca di tracce del passaggio di tartarughe e, quindi, della possibile deposizione di uova. Un progetto, che si svilupperà nell’arco di un triennio, che mira a proteggere e a salvaguardare la specie “Caretta Caretta”..
«Già nel mese di aprile, in questa zona siamo intervenuti in diverse occasioni per recuperare delle tartarughe femmine adulte che si erano spiaggiate» ha ricordato Simona Soloperto, veterinaria dell’associazione “RaroVet”. «Se stanno nella zona, pertanto, quasi certamente dovranno nidificare e deporre delle uova. Una femmina, però, nidifica, normalmente, ogni due o tre anni. Non abbiamo la certezza che il 2015 sia l’anno buono per altre nidificazioni, come già avvenuto nel 2011 e nel 2014. Ecco perché abbiamo deciso di sviluppare questo progetto di monitoraggio nell’arco di un triennio. Sono in questo modo avremo dei dati scientifici probanti».
Il progetto è nato grazie alla sinergia di varie associazioni (Wwf Taranto, che ha ideato e realizzato l’iniziativa; Wwf Policoro, cui il Ministero ha affidato l’opera di monitoraggio delle tartarughe marine nel Mediterraneo; Legambiente di Maruggio, RaroVet e GreenRope) e al sostegno fornito dal Comune di Maruggio e dallo stabilimento balneare di Campomarino “Posto 9”, che ieri ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dell’evento.

 

 

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