MANDURIA - Altra richiesta di azzeramento della giunta indirizzata al sindaco Roberto Massafra

22/06/2015 08:24:04 - Manduria - Politica

Trinchera e Giuliano: «Amministrazione caratterizzata da “totale immobilismo”»

L’accusa, rivolta al sindaco Roberto Massafra e alla sua

giunta, non arriva dalla minoranza, come, istintivamente, si sarebbe portati a credere. Quest’accusa, molto grave, parte da due consiglieri che, sino ad oggi, sono stati sempre “allineati e coperti” all’interno della coalizione: Antonio Giuliano, subentrato in Consiglio un anno fa in seguito alle dimissioni di Cosimo Lariccia, obbligatorie dopo la sua nomina ad assessore, e Silvano Trinchera, eletto con “Noi Centro” .

«I sottoscritti Antonio Giuliano e Silvano Trinchera, consiglieri comunali, avendo constatato, a distanza ormai di due anni dalla elezione di questa Amministrazione, il totale immobilismo, al fine di vedere realizzato il rilancio dell’azione amministrativa, comunicano di essersi costituiti in gruppo indipendente non collegato ad alcun movimento o partito politico» si legge nella missiva indirizzata al sindaco Roberto Massafra. «I sottoscritti, in conseguenza dello scompaginamento già avvenuto in seno al Consiglio Comunale, chiedono prioritariamente l’azzeramento della Giunta al fine di creare i presupposti per affrontare e risolvere almeno i seguenti problemi minimi ritenuti prioritari e che consentirebbero la creazione di nuovi posti di lavoro: promuovere l’attività dell’Ufficio Tecnico al fine di porre in essere le tante opere pubbliche già finanziate ma non cantierizzate; stimolare l’opera dell’Ufficio Urbanistico con progetti di produttività che porti al rilascio delle tante istanze di concessioni edilizie giacenti da anni; affrontare il problema dello scarico a mare con azioni non solo demagogiche come finora è stato fatto; portare a termine il piano delle spiagge; incentivare i privati affinchè investano sia nel turismo che nell’agricoltura e nell’artigianato; non esternalizzare l’Ufficio Tributi che farebbe risparmiare circa 600mila euro annui. Infine, ma non per ultimo, ridare alla città di Manduria, al suo sindaco, ai consiglieri comunali e agli assessori la dignità da tempo sottratta».

Seppur con stile, la lettera contiene frecciate al cianuro. Due su tutte: accusano il sindaco e la sua Amministrazione di aver usato demagogia nell’affrontare la battaglia contro lo scarico in mare del depuratore; prendono atto che giunta e Consiglio Comunale hanno perso la dignità (immaginiamo politica).

La costituzione di questo gruppo indebolisce la presenza in giunta di Cosimo Lariccia (che ora può contare sul sostegno della sola Emma Quaranta) e Paride Toma (è sostenuto da Venere e, forse, da Pisconti).

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