martedì 01 ottobre 2024


25/06/2015 19:36:45 - Manduria - Politica

La segretaria cittadina del Partito Democratico, Katia Malagnino, analizza la situazione amministrativa locale alla luce degli esiti della seduta del massimo consesso elettivo di lunedì mattina

 
«Oggi la situazione amministrativa è forse ancora più grave di come si presentava un anno fa: la maggioranza, sfilacciata da ogni parte, non esiste e il sindaco deve prenderne atto».
La segretaria cittadina del Partito Democratico, Katia Malagnino, analizza la situazione amministrativa locale alla luce degli esiti della seduta del massimo consesso elettivo di lunedì mattina.
«Come ormai è abitudine, ad ogni Consiglio Comunale si mette in scena il solito e inutile tam tam di balletti: io mi alzo, io mi accomodo, io resto, io esco» prende atto, con una certa dose di ironia, Katia Malagnino. «Poi, di fatto, nessuno si rende conto che il balletto appena inscenato a Manduria non porta alcun utile risultato.
I consiglieri comunali che compongono la coalizione che governa la città, invece di lasciare il “comodo” scranno dei banchi di maggioranza e sedersi in quello “scomodo” dell’opposizione, preferiscono abbandonare l’aula, senza profferire parola su quelli che teoricamente sarebbero i provvedimenti da censurare perché non sottendono agli interessi primari della cittadinanza, o proporre gli emendamenti migliorativi degli atti amministrativi».
Chiaro l’attacco indirizzato al gruppo di “Proposta per Manduria”.
«In una situazione di immobilismo totale e di povertà propositiva, come si può immaginare di portare avanti progettualità e il tanto sbandierato accrescimento del Paese, se la spartizione delle poltrone viene prima dei cittadini?» si chiede la segretaria del Partito Democratico. «O se la suddivisione delle comode seggiole è primaria rispetto alla discussione delle aliquote IMU, Tasi, Irpef, o rispetto alla valorizzazione ed alla promozione delle testimonianze archeologiche della civiltà messapiche, o rispetto alla revisione delle direzioni di marcia di alcune arterie stradali?
Il Pd, attraverso i suoi consiglieri, Cascarano e Della Rocca, ha dimostrato, ancora una volta, grande senso di responsabilità verso la cittadinanza e soprattutto ha dimostrato coerenza del proprio agire politico: ha censurato gli atti amministrativi che denotavo profili di illegittimità e ha consentito la discussione sui provvedimenti e gli ordini del giorno portati in aula consiliare.
Purtroppo questo senso di responsabilità non appartiene ad alcuni consiglieri comunali che, fuggendo dall’aula, non chiariscono da che parte stanno, qual è la proposta politica alternativa, ma che sicuramente con la fuga momentanea lasciano intendere che fino a quando i due piedi stanno in una scarpa, la giacchetta potrà essere sempre tirata.
Chiediamo al sindaco di fare una seria considerazione su quanto è avvenuto lunedì in Consiglio Comunale e responsabilmente prendere la giusta decisione».

 

 

 

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