domenica 22 settembre 2024


07/07/2015 19:45:49 - Salento - Cultura

Si tratta di una statua femminile alta circa tre metri, forse citata da Virgilio: risale alla meta del IV sec a. C.

 
Rinvenuta a Castro, in provincia di Lecce, una statua femminile alta circa 3 metri, appartenente alla metà del IV sec. a.C. L’imponente scultura in pietra leccese, secondo la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, è unica nel panorama della regione per il suo valore artistico. La scoperta archeologica è avvenuta in località «Capanne» alle spalle della cattedrale che sovrasta l’acropoli della città, dove è in corso una campagna di scavi. Il busto ritornato alla luce, era sepolto a tre metri di profondità ed è mancante della testa e delle parti inferiori del corpo, ma gli archeologi sono fiduciosi di trovare nell’area oggetto d’indagine, anche le altre parti anatomiche.
La statua femminile era adagiata su di un fianco ed è avvolta da un delicato panneggio a pieghe ed è colorata da una leggera tinta di rosso. Probabilmente aveva il braccio sinistro alzato con in pugno una lancia, mentre il braccio destro abbassato lungo il fianco. Il lavori di recupero della statua sono stati effettuati ieri mattina.
A causa di questa scoperta è stata avanzata l’ipotesi legata all’Eneide del sommo poeta latino Virgilio: Enea in fuga da Troia, approdando nella penisola salentina, vide dal mare un tempio dedicato a Minerva. Questo tempio si riferiva all’antica città di Castro arrampicata su di un promontorio roccioso? È il quesito sul quale gli studiosi lavoreranno per cercare risposte.
Sul cantiere di lavoro era presente il soprintendente per i beni archeologici della Puglia, Luigi La Rocca, che ha ammirato con entusiasmo l’opera scultorea raffigurante probabilmente la dea Minerva. Entusiasta il professore Francesco D’Andria dell’Università del Salento, direttore scientifico della ricerca, per aver trovato la chiave di collegamento fra la descrizione di Virgilio e la realtà nascosta nel terreno.
Sul sito archeologico c’era anche Laura Masiello, responsabile del settore adriatico della Soprintendenza di Taranto, che ha operato fattivamente ai lavori di scavo in collaborazione con gli archeologi Luigi Coluccia, Amedeo Galati, Emanuele Ciullo, Andrea Carrozzo, Andrea Chiuri, Alessandro Rizzo. La lunga campagna di scavi è iniziata nel 1980. Nel 2007 fu ritrovata una statuetta bronzea di Atena, oggi conservata nel museo del castello di Castro.

 

 

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