domenica 22 settembre 2024
«Un errore mi ha tolto il seggio»
Quel sei che diventa uno zero gli è costato un posto da.jpg)
assessore. E, forse, anche un mezzo infarto. Quando il 2 luglio, giorno della proclamazione degli eletti, Mino Borraccino scoprì che il suo seggio era stato assegnato a Foggia, ebbe un attimo di buio. Ora i documenti depositati al Tar di Bari dall’ex consigliere tarantino fanno capire cosa potrebbe essere successo: somme sbagliate nei verbali di due seggi, che - se corretti - gli restituirebbero il posto in Consiglio regionale dove oggi è seduto Pino Lonigro.Quello di Borraccino è uno dei due ricorsi elettorali finora depositati davanti ai giudici amministrativi baresi. Ma la discussione non è ancora stata fissata. Il Tar (Seconda sezione, presidente Pasca) discuterà invece il 15 ottobre del ricorso di Ciro Argese, il più suffragato della lista Schittulli di Brindisi, che ha invocato l’applicazione dell’ormai famoso emendamento fantasma (quello sul riequilibrio territoriale).
assessore. E, forse, anche un mezzo infarto. Quando il 2 luglio, giorno della proclamazione degli eletti, Mino Borraccino scoprì che il suo seggio era stato assegnato a Foggia, ebbe un attimo di buio. Ora i documenti depositati al Tar di Bari dall’ex consigliere tarantino fanno capire cosa potrebbe essere successo: somme sbagliate nei verbali di due seggi, che - se corretti - gli restituirebbero il posto in Consiglio regionale dove oggi è seduto Pino Lonigro.Quello di Borraccino è uno dei due ricorsi elettorali finora depositati davanti ai giudici amministrativi baresi. Ma la discussione non è ancora stata fissata. Il Tar (Seconda sezione, presidente Pasca) discuterà invece il 15 ottobre del ricorso di Ciro Argese, il più suffragato della lista Schittulli di Brindisi, che ha invocato l’applicazione dell’ormai famoso emendamento fantasma (quello sul riequilibrio territoriale).Una strada scivolosa, per non dire impervia. Il ricorso di Borraccino, invece, appare supportato da documenti piuttosto chiari. Nella ripartizione dei seggi fatta dalla Regione dopo gli scrutini, che non ha valore ufficiale e viene fatta con la raccolta dei dati telefonica, i voti per Noi a Sinistra erano 11.263. Ma nel verbale trasmesso dalla prefettura di Taranto alla Corte d’Appello di Bari, alla lista Noi a Sinistra sono stati attribuiti 11.158 voti: in questo modo nei calcoli per la determinazione dei seggi del collegio unico regionale, Taranto è scalata al quinto posto dietro Foggia che ha ottenuto così il quarto e ultimo consigliere disponibile per la lista vendoliana.
Tuttavia, rivedendo i documenti, gli avvocati Mario Soggia e Fabrizio Cecinato ritengono di aver scoperto due errori materiali nei verbali di altrettante sezioni (è tutto su Internet) di Palagianello e San Giorgio Jonico. A Palagianello, sezione 2, il verbale riporta per Noi a Sinistra 102 voti di lista. Ma nello stesso verbale c’è un candidato (Vetrano) che ha preso 156 voti, e altri 6 sono andati al simbolo. Totale: 162. A San Giorgio Jonico, nel verbale ci sono 10 voti di lista. Ma Borraccino - sempre nello stesso verbale - ne conta 49, Nardoni 5, e altri 10 al simbolo. Totale: 64. La differenza fa 114 voti, che portano il totale di lista di Noi a Sinistra da 11.158 a 11.272. In questo modo, Taranto tornerebbe nuovamente al quarto posto della graduatoria del collegio unico regionale e il seggio andrebbe a Borraccino.
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