sabato 28 settembre 2024


31/08/2015 19:52:26 - Manduria - Attualitą

L’invito parte da Michele Mazzarano, consigliere regionale massafrese. Ma ora non bastano più le parole: servono i fatti

«Tutti i consiglieri jonici per risolvere la questione del depuratore di Manduria».

L’invito parte da Michele Mazzarano, consigliere regionale massafrese.

«Abbiamo il dovere di rendere operativo e concreto il “patto per Taranto” inaugurato dopo le elezioni regionali» sostiene Mazzarano. «La collaborazione istituzionale deve riguardare, a mio avviso, alcune grandi emergenze la cui soluzione può vedere impegnata all’unisono l’intera compagine consiliare jonica».

Mazzarano si sofferma, poi, sulla vertenza in atto da anni nell’area orientale della provincia di Taranto.

«La realizzazione del depuratore consortile di Manduria e l’avversione delle popolazioni allo scarico a mare, meritano una nostra attenzione prioritaria» è la tesi che Mazzarano espone in una nota. «La realizzazione del depuratore può viaggiare parallelamente ad un progetto, meglio definito, di affinamento delle acque propedeutico al riuso in agricoltura o a destinazioni alternative allo scarico a mare.

C’è bisogno di una urgente iniziativa di tutti i consiglieri regionali jonici, uniti nell’affrontare le emergenze del nostro territorio, che produca decisioni urgenti per soluzioni condivise ed in sintonia con la volontà delle popolazioni. Al lavoro quotidiano di attenzione e preoccupazione costante al problema, che i consiglieri regionali dell’area orientale della provincia dedicano, bisogna aggiungere uno sforzo corale perché la giunta regionale e Acquedotto Pugliese si adoperino alla ricerca di soluzioni sostenibili.

La vicinanza del presidente Emiliano al nostro territorio e la sensibilità dimostrata alla questione depuratore sono una importante nuova condizione che ha riaperto la speranza tra le popolazioni locali.

Questa complessa vicenda in passato ha prodotto esasperati conflitti tra popolazione, associazioni e comitati da una parte, Regione Puglia e Acquedotto Pugliese dall’altra. Essa è diventata, nel corso del tempo, il simbolo in tutta la provincia di Taranto e nella intera regione della volontà popolare di difendere il proprio mare, il proprio paesaggio e la vocazione turistica del territorio. Ora abbiamo il dovere di affermare il ruolo di una istituzione vicina che comprende le ragioni del territorio e si adopera perché non vengano mortificate. Per farlo meglio possiamo spenderci assieme, senza differenza partitica o di schieramento, mettendo davanti a tutto il bene della nostra terra».

Sin qui Michele Mazzarano.

Chiaramente la gente, stanca di tante promesse, si aspetta delle risposte immediate che possano mettere la parola fine a questa vertenza.











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