sabato 28 settembre 2024


17/09/2015 19:31:16 - Manduria - Attualità

I Verdi di Manduria esprimono la propria posizione sulla vertenza-depuratore

 
«Ancora oggi continuiamo a ritenere che il progetto del depuratore sia da rigettare in toto ma, realisticamente, attendiamo di conoscere l’esito dell’ennesima trattativa in atto».
I Verdi di Manduria esprimono la propria posizione sulla vertenza in atto nell’area orientale della provincia di Taranto, soffermandosi su due importanti aspetti: l’ubicazione dell’impianto e la strada da seguire per poter ottenere l’eliminazione della condotta sottomarina dal progetto.
«Alcuni nodi di questa pasticciata vicenda vengono al pettine» sostengono i Verdi di Manduria. «Qualcuno cade dal pero, qualcuno finalmente comincia a capire. Un equivoco di fondo non è mai stato chiarito in questa annosa vicenda: nessuno a Manduria, eccetto i Verdi, ha mai messo in discussione che il depuratore si dovesse fare a Specchiarica. Se questa posizione non è risultata chiara ai cittadini di Manduria e di Avetrana è perché evidentemente da parte di amministratori e comitati vi è stata la volontà di minimizzare le divergenze, forse nella prospettiva di fare fronte comune contro Regione e Aqp. Ma da questa scelta sono derivati passi e atti formali, rispetto ai quali oggi è estremamente difficile tornare indietro. Noi Verdi, che pure abbiamo condiviso con associazioni, comitati e popolazioni tutte le fasi di questa vicenda, siamo però stati lasciati soli nella nostra lotta contro la localizzazione del depuratore».
Poi i Verdi di Manduria rilanciano la proposta che potrebbe consentire di mettere sotto scacco l’Acquedotto Pugliese in questo braccio di ferro sulla condotta sottomarina.
«Non possiamo tacere la nostra perplessità rispetto alla richiesta, scaturita dal tavolo tecnico, di affidare la soluzione del problema al CNR o ad altro soggetto ugualmente qualificato. In primo luogo perché abbiamo sempre affermato e continuiamo a ritenere che AQP possieda tutte le competenze per farlo, a fronte di una espressa volontà politica, che metta anche a disposizione le risorse necessarie. Poi perché non sappiamo in quali termini sarà formulata la richiesta di parere al CNR (o a chi per esso): se non muta la localizzazione dell’impianto e il livello tabellare di depurazione, sancito dal contratto d’appalto, ne deriverà fatalmente una valutazione positiva del progetto di AQP, condotta sottomarina compresa. Si comprenderà forse ora la nostra richiesta di un coinvolgimento diretto al tavolo tecnico di quanti (comitati, movimenti, esperti) seguono la vicenda da anni e ne conoscono tutti i risvolti».










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