sabato 28 settembre 2024


14/10/2015 21:00:20 - Manduria - Attualitą

«In quegli articoli affermazioni palesemente false, infondate e dal contenuto fortemente diffamatorio»

 
Riceviamo e pubblichiamo dall’avv. Ludovica Coda, la richiesta di smentita ad alcuni articoli apparsi sulla testata “La voce di Manduria”. Poiché si tratta di una vicenda che riguarda una collettività scolastica, riteniamo opportuno accogliere la richiesta dell’avvocato di Taranto.
 
Richiesta di rettifica ai sensi dell’art. 8 Legge 47/48 del
contenuto dell’articolo dal titolo “La rabbia delle mamme: aula nello sgabuzzino”, pubblicato il 10/10/2015 nell’edizione cartacea e in quella web della testata “La voce di Manduria”.
 
Il sottoscritto avv. Ludovica Coda, quale legale di fiducia della sig.ra Anna Laguardia- Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale F. Prudenzano, nel rispetto dell’articolo 8 della Legge 47 dell’8 febbraio 1948, chiede la pubblicazione della lettera di smentita del contenuto dell’articolo dal titolo “La rabbia delle mamme: aula nello sgabuzzino”, pubblicato il 10/10/ 2015 nell’edizione cartacea e in quella web della testata “La voce di Manduria”.
L’articolo in questione contiene affermazioni palesemente false, infondate e dal contenuto fortemente diffamatorio.
1) E’ falso che gli alunni frequentino le lezioni in uno “sgabuzzino” e che pertanto si violerebbe “qualsiasi norma di sicurezza”: solo qualche mese fa, a seguito di lavori che hanno interessato la struttura, nel rispetto delle leggi in vigore, è stato preventivamente sottoposto il progetto di intervento edilizio e l’intero piano di disposizione delle aule alle autorità competenti (fra queste, anche i Vigili del Fuoco che hanno rilasciato parere di conformità antincendio prot. n. 11699 del 16.10.2014), ricevendo il parere favorevole.
2) E’ falsa l’affermazione secondo la quale l’aula in questione, realizzata dall’Ente Comunale nel settembre 2013 (quindi nel pieno rispetto delle leggi attualmente in vigore e con banchi ed arredi scolastici nuovi), sia priva di impianto di riscaldamento. E’ dotata infatti di un idoneo impianto di climatizzazione, che riscalda più che sufficientemente l’aula. Anche l’illuminazione è assolutamente soddisfacente e l’arieggiamento è costantemente curato, così come possono testimoniare tutte le docenti della classe che gli stessi alunni.
3) E’ altrettanto falso e pretestuoso il riferimento alla scarsa igiene: l’aula, così come tutti gli altri ambienti della scuola, viene pulita ogni giorno dall’azienda titolare del servizio che si avvale di personale con buon senso di responsabilità. Sembrerebbe quanto meno strano, non avendo registrato alcun tipo di lamentela sulla pulizia sia da parte del personale della scuola, sia da parte delle famiglie, che gli addetti possano non pulire bene solo l’aula in questione.
4) E’ falsa l’affermazione attribuita alla maestra, “che avrebbe chiesto agli alunni di portare un pacco di salviette umidificate per pulire i banchi”. Tali salviette vengono chieste dalle maestre di tutte le classi e di tutti gli alunni della scuola primaria non per pulire i banchi (come si vorrebbe far credere), bensì per l’igiene personale nel momento della merenda.
5) Si comunica poi che il direttore responsabile della testata "La Voce di Manduria" telefonava alla scuola nella mattina di giovedì 8 ottobre, ossia prima che l'articolo fosse pubblicato. In tale telefonata acquisiva la ferma smentita del dirigente scolastico che, dopo aver dichiarato di non aver ricevuto alcuna forma di lamentela da parte di genitori, docenti e/o altro personale, assicurava l'interlocutore dell'infondatezza delle lamentele e lo invitava a verificare personalmente lo stato dei
luoghi al fine di poter verificare la veridicità ed avere contezza delle informazioni in suo possesso. L'invito veniva disatteso.
6) E’semplicemente ingiurioso, denigratorio e volutamente diffamatorio insinuare dubbi gratuiti ed infondati sull’operato del dirigente, dell’intero corpo docente, e di tutto il personale scolastico, poi, il solo pensiero che la scuola (qualsiasi scuola) possa considerare “carne da macello” i propri alunni. Una definizione assurda, irreale, che non può assolutamente calzare per una scuola e per una dirigenza che ha sempre rispettato gli alunni e le loro famiglie e che è sempre stata disponibile ad ogni forma di confronto e di dialogo costruttivo.
7) Millantare potenziali ritorsioni e/o “fastidi” direttamente sugli alunni della classe elementare interessata e più in generale su tutta la scolaresca dell’Istituto Comprensivo F. Prudenzano da parte della mia cliente e delle maestre direttamente interessate, è non solo destituito di ogni fondamento ma fortemente lesivo della correttezza umana, professionale e della onorabilità indiscussa dell’intero corpo dirigenziale e docente. Si chiede dunque di voler provvedere, ai sensi dell’art. 8 Legge 47/1948, alla rettifica di quanto riportato nel citato articolo nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato al brano giornalistico cui la rettifica si riferisce, comuncandoVi che, in difetto, intraprenderò tutte le iniziative necessarie volte a tutelare la reputazione personale e professionale della mia cliente, in proprio e quale Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale F. Prudenzano.
Cordiali saluti
Avv. Ludovica Coda
 
Sin qui la richiesta di rettifica. Lasciamo che sia ognuno dei lettori a trarre le proprie conclusioni.
A noi viene in mente, per evidenti analogie, un recente post dell’assessore Cosimo Lariccia, in cui sosteneva che le notizie, prima di essere pubblicate, vanno vagliate e verificate. Sembrerebbe una cosa scontata per chi opera in questo campo. Probabilmente per qualcuno non è così. E, da quel che noto, la gente sta finalmente prendendo coscienza della cosa…










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